Oro bianco - così chiamavano il sale nel
medioevo, per la sua funzione essenziale per l'alimentazione e per la
salute. Già la componente
Hall del nome
(che si trova in numerose altre città in Germania e in Austria) fa capire
che la fortuna di Schwäbisch Hall è strettamente legata all'estrazione del
sale.
La città fu molto abile nello sfruttamento delle sue
sorgenti saline e accumulò delle ricchezze che si vedono ancora oggi, anche
perché la città, a differenza di molte altre città tedesche, ha subito pochi
danni durante la seconda guerra mondiale.
Ma c'è ancora una seconda
fonte di ricchezza di cui la città ha beneficiato: la moneta più piccola che
circolava nell'Europa a partire dal XII secolo fu il
Heller (oggi avrebbe il valore di un
quarto di centesimo) che prese il nome proprio dal fatto che l'imperatore
Barbarossa fece coniare questa moneta per la prima volta a Schwäbisch Hall.
Fu una moneta molto popolare in Germania e in altri paesi del Mitteleuropa e
Schwäbisch Hall ne approfittò alla grande - anche con mezzi non sempre
puliti: infatti, ridussero nel tempo il contenuto di argento della moneta
fino a farla completamente priva del prezioso metallo. Nello stemma della
città sono rappresentanti i due lati della moneta: una mano e una croce.
Una passeggiata attraverso il bellissimo centro storico con le sue
numerose
case a gratticcio potrebbe anche
durare solo una mezza giornata, ma se si vuole conoscere meglio la città e
visitare alcuni delle numerose attrazioni (vedi sotto) bisogna calcolare
almeno un'intera giornata. Vale la pena, è una città che colpisce chiunque
la visita.