Rothenburg ob der Tauber è interamente circondata da mura del '300 e '400,
lunghe circa 3,5 km, per gran parte percorribili a piedi e con molte torri e
porte. L'immagine della città con le sue case, le chiese e i palazzi è molto
omogenea: nessun cartello pubblicitario, nessuna insegna luminosa disturba
l'impressione "antica" che viene fatta rispettare con grande rigore. Sebbene
molto piccola, la città offre parecchie cose interessanti da vedere.
Soprattutto entrando nelle stradine meno frequentate dai flussi turistici si
possono scoprire degli angoli davvero incantevoli. La città è molto pulita e
le macchine devono rimanere fuori (ci sono degli ampi parcheggi fuori dalle
mura). La città ha anche una sua specialità culinaria: il
dolce "Schneeball" (palla di neve). Da assaggiare!
Ecco le cose principali da vedere:
- praticamente tutto il centro storico con moltissime case con struttura "a traliccio",
- il municipio in stile rinascimentale, sul Marktplatz,
- la chiesa gotica St. Jakob con uno straordinario
altare ligneo di Tilman Riemenschneider, incisore
tedesco del Rinascimento,
- il Museo Civico (Reichsstadtmuseum), sulla storia della città. molto ben fornito,
- il museo delle bambole e dei giocattoli,
- un interessantissimo Museo del crimine - da non perdere!
- le antiche mura con porte, torri e ponti,
- manifestazioni turistiche molto spettacolari in ogni stagione, da Pasqua a Natale,
- i paesaggi suggestivi nei dintorni della città, in particolare la
valle del fiume Tauber.
La "bevuta leggendaria":
Ogni visitatore di Rothenburg conoscerà la storia della "bevuta leggendaria".
Racconta che, nel 1631, durante la Guerra dei Trent'anni, il sindaco di
Rothenburg salvò la sua città dalla distruzione vincendo una
scommessa con il generale delle truppe che stavano per saccheggiare la
città: doveva finire un boccale di vino (di 3,25 litri) in un unico sorso.
Ci riuscì e la città fu salva. La grande festa cittadina (in settembre) "Der Meistertrunk", che attira ogni anno innumerevoli turisti da tutto il mondo si
basa proprio su questa fantasiosa leggenda. Ma nelle vecchie cronache della
città non c'è nessuna traccia di questo evento. Infatti, fu inventata nell'800, quando la città scoprì che il suo futuro stava nel
turismo. Ma questo è perdonabile, basta non prendere per autentico tutto quello che si vede.
Rothenburg tra ieri ed oggi:
Rothenburg, che tra il '200 e il '600 fu una città ricca con una certa
importanza, a metà del '800 invece era diventata una delle città più povere,
trascurate
e dimenticate della Germania. Chi poteva se ne andava via, il paese non sembrava
offrire nessun futuro per i suoi abitanti.
Alcuni spiriti romantici invece, poeti tedeschi e pittori stranieri,
passarono per Rothenburg e scoprirono in questa città un fascino che il
romanticismo dell'epoca stava cercando. L'assenza di qualsiasi cosa che
ricordava i nuovi tempi, che ormai stavano avanzando un po' dappertutto,
doveva rilevarsi la miniera d'oro per la cittadina che alla fine del secolo
scorso fu finalmente scoperta e sfruttata. Allora inventarono, per attirare
i visitatori, quella festa, proprio la "bevuta leggendaria", che fu subito
un grande successo e che diede una svolta al destino della città. Da allora in poi, Rothenburg vive
soprattutto per il turismo,
e il volto della città si è trasformato lentamente in quel "gioiello
medievale" che oggi tutti ammirano.
Alcuni anni fa, l'autore di questa pagina ha vissuto e lavorato a Rothenburg per sei settimane e
si è accorto: più tempo ci si sta più insistente diventa l'impressione che
la città ha qualcosa di artificiale, non
è una città per viverci, è una città da visitare, da guardare, una specie di
museo all'aperto. Le migliaia di turisti che affollano ogni giorno i suoi vicoli stretti, dalla mattina alla sera, sette giorni su sette, per tutto l'anno,
possono diventare, sul lungo andare, anche stressanti.
Il visitatore può
comunque passare a Rothenburg una giornata o anche un fine-settimana molto
piacevole e chi non conosce questa città, prima o poi dovrebbe andarci.
Altre foto e info su Rothenburg:
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Visite, tour, attività:
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Lorenzo:
Tutto vero quanto detto su questa località. La visita necessita di buone
gambe e di una giornata di sole. Alla fine di questa esperienza si rimane
confusi da una sensazione di cosa alquanto artefatta. E sicuramente bella
ma...
(06/11/15)
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