La piazzetta Plönlein con le due porte Sieberstor (a
sinistra) e Kobolzellertor (a destra).
Le due porte fanno parte delle mura della città che circondano il centro storico per circa 3,5 km.
foto:Berthold Werner
il nome della città: la parola "ob" nel nome è dialettale, in tedesco sarebbe
"über"
(sopra). "Tauber" invece è il nome del piccolo fiumicello che scorre in
una valle vicino alla città. Il nome tradotto è quindi "Rothenburg sopra il
fiume Tauber".
Alloggi a Rothenburg, voli e autonoleggio low cost:
Foto aerea del centro storico di Rothenburg. Si vedono bene
le mura che circondano tutta la città.
foto: Georg
Reifferscheid
È una cittadina dal fascino unico, ma...
Le case a traliccio, le torri e le stradine strette
sono tipiche di Rothenburg. Vale proprio la pena fare una passeggiata in
questa bella città. Ma la maggior parte dei turisti si ferma qui solo per un
giorno perché la città è molto piccola. Alcuni anni fa, ho vissuto e
lavorato a Rothenburg per sei settimane e devo dire: la città ha
indubbiamente un fascino unico, ma più tempo ci si sta più insistente
diventa l'impressione di trovarsi in una specie di Disneyland medioevale,
non solo per i 2 milioni di turisti all'anno che la visitano.
Cosa c'è da vedere a Rothenburg:
Rothenburg ob der Tauber è interamente circondata da mura del '300 e '400,
lunghe circa 3,5 km, per gran parte percorribili a piedi e con molte torri e
porte. L'immagine della città con le sue case, le chiese e i palazzi è molto
omogenea: nessun cartello pubblicitario, nessuna insegna luminosa disturba
l'impressione "antica" che viene fatta rispettare con grande rigore. Sebbene
molto piccola, la città offre parecchie cose interessanti da vedere.
Soprattutto entrando nelle stradine meno frequentate dai flussi turistici si
possono scoprire degli angoli davvero incantevoli. La città è molto pulita e
le macchine devono rimanere fuori (ci sono degli ampi parcheggi fuori dalle
mura). La città ha anche una sua specialità culinaria: il
dolce "Schneeball" (palla di neve). Da assaggiare!
Ecco le cose principali da vedere:
praticamente tutto il centro storico con moltissime case con struttura "a traliccio",
il municipio in stile rinascimentale, sul Marktplatz,
la chiesa gotica St. Jakob con uno straordinario
altare ligneo di Tilman Riemenschneider, incisore
tedesco del Rinascimento,
il Museo Civico (Reichsstadtmuseum), sulla storia della città. molto ben fornito,
il museo delle bambole e dei giocattoli,
un interessantissimo Museo Criminale Medievale - da non perdere!
le antiche mura con porte, torri e ponti,
manifestazioni turistiche molto spettacolari in ogni stagione, da Pasqua a Natale,
i paesaggi suggestivi nei dintorni della città, in particolare la
valle del fiume Tauber.
La Torre di San Marco del 12° secolo è una delle
fortificazioni più vecchie della città.
foto: Wolfgang Pruscha
La "bevuta leggendaria":
Ogni visitatore di Rothenburg conoscerà la storia della "bevuta leggendaria".
Racconta che, nel 1631, durante la Guerra dei Trent'anni, il sindaco di
Rothenburg salvò la sua città dalla distruzione vincendo una
scommessa con il generale delle truppe che stavano per saccheggiare la
città: doveva finire un boccale di vino (di 3,25 litri) in un unico sorso.
Ci riuscì e la città fu salva. La grande festa cittadina (in settembre) "Der Meistertrunk", che attira ogni anno innumerevoli turisti da tutto il mondo si
basa proprio su questa fantasiosa leggenda. Peccato solo che vecchie cronache della
città non c'è nessuna traccia di questo evento. Infatti, fu inventata di
sana pianta nell'800, quando la città sentiva il bisogno di
attirare nuovi visitatori.
Rothenburg tra ieri ed oggi:
Rothenburg, che tra il '200 e il '600 fu una città ricca con una certa
importanza, a metà del '800 invece era diventata una delle città più povere,
trascurate
e dimenticate della Germania. Chi poteva se ne andava via, il paese non sembrava
offrire nessun futuro per i suoi abitanti.
Alcuni spiriti
romantici invece, poeti tedeschi e pittori stranieri, passarono per
Rothenburg e scoprirono in questa città un fascino che il romanticismo
dell'epoca, innamorato di tutto quello che sembrava misterioso, morboso, rovinato e
trasandato, colse subito. L'assenza di qualsiasi cosa che neanche
lontanamente ricordava i nuovi tempi, che ormai stavano avanzando un po'
dappertutto, doveva rilevarsi la miniera d'oro per la cittadina che alla fine del secolo
scorso fu finalmente scoperta e sfruttata. Allora, per pura disperazione dello sviluppo
che non voleva arrivare fino a Rothenburg, inventarono, per attirare i
visitatori, una grande festa con uno spettacolo teatrale, proprio la "bevuta
leggendaria", che fu subito un grande successo e che diede una svolta alla
miseria della città. Da allora in poi, Rothenburg vive solo per il turismo,
e il volto della città si è trasformato lentamente in quel "gioiello
medievale" che oggi tutti ammirano.
Rothenburg è senza dubbio una cittadina molto bella, ma non bisogna ritenere
autentico tutto quello che si vede. Tra molte cose antiche, restaurate con
cura e con amore e certi musei e opere d'arte molto interessanti c'è anche
parecchia roba finta e "antiche tradizioni" che sono invece abbastanza
recenti (p.e. la "bevuta leggendaria"). La città ha qualcosa di artificiale,
non è una città per viverci, è una città da visitare, da guardare, una
specie di museo all'aperto. Si può comunque passare a Rothenburg una
giornata o anche un fine-settimana molto piacevole e chi non conosce questa
città, prima o poi dovrebbe andarci. Viverci e sopportare 2 milioni di turisti all'anno che
affollano i suoi vicoli stretti, sette giorni su sette, dalla mattina alla sera, è invece un po' meno piacevole, a meno che non si sia proprietario di un
ristorante, di un albergo o di una gelateria...
Altre foto e info su Rothenburg:
Cliccate sulle miniature
per ingrandirle e per avere ulteriori informazioni sulla città:
Scrivi un commento...Lorenzo:
Tutto vero quanto detto su questa località. La visita necessita di buone
gambe e di una giornata di sole. Alla fine di questa esperienza si rimane
confusi da una sensazione di cosa alquanto artefatta. E sicuramente bella
ma...
(06/11/15)