La cima del Brocken: al centro la torre delle
telecomunicazioni e l'albergo del Brocken con una piattaforma panoramica,
a destra il "Brockenhaus" un centro di spionaggio della ex-DDR,
trasformato in un museo. foto:
Wusel007
Il Brocken - una montagna inospitale:
Il Brocken è la montagna più alta dello Harz e di tutta la Germania
settentrionale. In realtà è alta solo 1.141 m, ma le condizioni atmosferiche
in cima sono estreme e assomigliano più a quelle alpine a 1.600-2.200 m di
altezza. Per circa 4 mesi il Brocken è coperto dalla neve, per tutto l'anno
è colpito da forti venti e la temperatura media nei mesi estivi è tra 6 e 14
gradi. Un'altra caratteristica del tempo intorno al Brocken è la pioggia e
soprattutto la nebbia che avvolge la cima in modo più o meno fitto quasi
sempre.
Nonostante queste condizioni meteorologiche non proprio ospitali, il Brocken
è una delle mete turistische più amate e frequentate della Germania
settentrionale, anche perché i paesaggi dello Harz che circondano il Brocken
hanno un fascino unico. Infatti, il Brocken fa parte di uno dei più grandi
parchi nazionali della Germania: il "Nationalpark
Harz". Un milione di visitatori salgono ogni anno sulla cima del
Brocken, arrivando lì o a piedi su uno dei sentieri - attenzione: non sono
molto facili! - o con la Brockenbahn, la
ferrovia a scartamento ridotto, che è tra quelle più panoramiche della
Germania (vedi a
proposito questa pagina). In tutto il parco nazionale si contano
addirittura quattro milioni di turisti all'anno e chiunque ci è già stato
comprende il fascino che questi paesaggi esercitano sui visitatori.
Sarà per le condizioni atmosferiche poco invitanti, sarà per il fatto che la
cima della montagna emerge in maniera maestosa e ben visibile dal paesaggio
circostante, sarà per il fatto che il Brocken si trova in una zona
scarsamente abitata: questa montagna, in passato, ha sempre incusso timori e
ha messo soggezione a chiunque si avvicinasse. L'ognipresente nebbia ha
fatto vedere ai viandanti del passato ogni tipo di fantasma, e già in una
poesia del 1300 il Brocken fu descritto come luogo di incontro di
"Geisterwesen" (esseri fantastici). Persino Goethe
che salì tre volte sulla cima di questa montagna (Goethe fu, tra l'altro,
tra i primi che intrapresero la salita in inverno, nel 1777) non riuscì a
liberarsi dalla soggezione che poi elaborò in maniera maestrale prima nella
poesia "Harzreise im Winter" (Viaggio
d'inverno nello Harz) e poi nel Faust
(vedi sotto).
Non c'è da meravigliarsi che nel periodo della
caccia
alle streghe, tra il 1500 e il 1700, il Brocken sia diventato,
nell'immaginario popolare, il luogo predestinato dove si tenevano gli
incontri tra streghe e diavoli. La presunta partecipazione a tali riunioni
fu una delle accuse classiche nei numerosi processi contro le donne accusate
di essere streghe, che quasi sempre finirono con la condanna a morte di
queste povere donne. Hexensabbat furono
chiamati questi incontri, descritti come orge durante le quali succedevano
incantesimi e oscenità e di ogni genere. La parola Sabbat indica il giorno in cui gli ebrei, dopo una
settimana di lavoro, dovevano riposare e questa accomunanza tra ebrei e
streghe non è affatto casuale: furono spesso accusati degli stessi "reati" e
spesso fecero la stessa fine (vedi a proposito: Da dove viene
l'odio contro gli ebrei?). Come riunione annuale di tutte le
streghe fu individuata la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, la
cosiddetta Walpurginacht (notte di Valpurga), una notte che doveva far paura a tutti
i cristiani.
Una scena del Faust (parte I) di
Johann Wolfgang Goethe è chiamata
Walpurgisnacht. In quella scena
Mefistofele porta Faust sul Brocken per assistere a un ballo delle streghe.
Da questa festa Faust spera di capire qualcosa di più sulla natura del Male,
ma Mefistofele riesce a distrarre Faust con un ballo lascivo con una strega
che diventa per Faust una "esperienza di passione". Prima di scrivere questa
parte del Faust Goethe si era ben documentato su tutti gli aspetti delle
dicerie popolari sugli "Hexensabbat" e inserisce in questa scena molti
elementi che ne facevano parte.
Sulla cima del Brocken si trovano due pietre commemorative, a
sinistra qella dedicata a Johann Wolfgang Gooethe, a destra
l'altra dedicata a Heinrich Heine foto:
BrThomas
-
Doris Antony
La "Harzreise" di Heinrich Heine:
Nel 1824 il ventiseienne
Heinrich Heine, all'epoca ancora studente universitario, fa un viaggio attraverso lo Harz che dura quattro settimane durante il quale incontra molti personaggi noti dell'epoca, visita molte città e fa anche un'escursione sul monte Brocken. Nel
1826 pubblica il diario di questo
viaggio, con il titolo Harzreise (Viaggio
nello Harz) che, pur esendo una delle prime pubblicazioni del poeta,
contiene già molti elementi dello stile ironico-romantico che lo avrebbe
reso famoso. Oggi, esiste un Heinrich-Heine-Weg (percorso Heinrich Heine) che, per una lunghezza totale di
26 km, parte da Ilseburg
e arriva sulla cima del Brocken (11 km). La discesa si può fare sempre a
piedi oppure con un trenino (Brocken-Wernigerode-Ilseburg). Attenzione: non è molto facile: tra il punto di partenza e il Brocken c'è una differenza in altezza di
800 m, con pendenze fino a 15 gradi. Da
considerare è anche il fatto che la differenza di temperatura tra Ilseburg e
il Brocken è di circa 10 gradi. La segnaletica lungo il sentiero è perfetta.
Una descrizione del percorso si trova qui:
https://touren.harzinfo.de.
Le città nello Harz:
Quedlinburg
Il suo centro con 1.200 case a graticcio rende Quedlinburg una delle più intatte cittadine storiche
della Germania.
Goslar
Goslar ha conservato intatto il centro storico che UNESCO ha iscritto nel
Patrimonio dell'Umanità.
Wernigerode
Wernigerode è un tipico esempio per le piccole città
della Germania che incantano per la loro bellezza.