La "Strada delle Alpi" - un itinerario ricco di fascino:
La Baviera, come molti altri Länder tedeschi, è da sempre molto attenta alla
conservazione dell’ambiente naturale. Ciò ha ovviamente favorito la
vocazione turistica diffusa e ben organizzata di questa regione: varietà
paesaggistica, villaggi storici, tesori artistici che abbelliscono chiese,
palazzi e musei e richiamano visitatori da tutto il mondo. Più della metà
del suolo di questo territorio è occupato da prati, foreste, monti d’alta
quota, laghi e corsi d’acqua spesso considerati, per tutela, parchi e
riserve naturali.
Su questo sfondo venne istituita nel 1927 un’altra delle numerose strade
tematiche teutoniche: la Deutsche Alpenstrasse. Il suo merito consta nel
legare l’arco alpino tedesco dall’Algovia all’Alta Baviera, un tracciato
ricco di seduzioni. Il punto di partenza è Lindau sul
Lago di
Costanza; quello di
arrivo Berchtesgaden. Questo itinerario abbaglia con i suoi colori e
stupisce con le sue piacevoli e curiose sorprese. Gli scenari mutano e si
susseguono lasciando occhi e mente inebriarsi da questi affreschi naturali
di cui le montagne ovviamente costituiscono l’attrattiva principale.
1a tappa: Lindau - Oberammergau (160 km):
La lunghezza dell’Alpenstrasse è di circa 451 km. Dal nucleo antico
sull’isola del lago di Costanza, Lindau, s’imbocca la strada B308 verso
Oberstaufen, luogo in cui fermarsi per osservare la chiesa di Genhofen e la
cappella di Zell. Si costeggia il torrente Aach e il lago
Alpsee fino aSonthofen
e poi una deviazione per Oberstdorf, una tranquilla località
dell’Oberallgäu.
Ci si dirige versoFüssen, piccola città costruita intorno ad una fortezza
medievale e da lì si precipita nelle terre di Ludwig II dove si ammirano i
fiabeschi castelli reali di Neuschwanstein e di
Hohenschwangau. Qui per un
brevissimo tratto l’Alpenstrasse coincide con la sorella forse più
conosciuta, la Romantische Strasse che punta verso Augsburg. Ma la strada
delle alpi nell’abitato di Steingaden, poco distante dalla dimore di Ludwig,
piega a destra in direzione del meraviglio santuario rococò
Wieskirche.
Proseguendo si arriva a
Oberammergau, cittadina dell’Alta
Baviera dove ogni 10 anni vengono allestite, tra maggio e settembre, le
Passionsspiele, la messa in scena della passione di Cristo. È possibile
visitare la parrocchiale di St. Peter und Paul e la Pilatus Haus, la più
bella tra le case dipinte del borgo, in Verlegergasse.
A pochi chilometri da Oberammergau si può ammirare il castello di
Linderhofdove ancora Ludwig volle far rivivere fantasie architettoniche
unite a splendori dell’arte barocca.
La strada imbocca l’abitato di Ettal dove domina l’abbazia benedettina
fondata da Ludovico IV. Subito dopo ecco Garmisch-Partenkirchen, la più
importante stazione di sport invernali della Germania, oltre ad essere
considerata un centro turistico alpino di rilevanza mondiale. Giunti sul
posto la cornice è emozionante: la catena del Wetterstein lungo la quale
s’innalzano le cime dell'Alpspitze, il
Waxenstein e lo
Zugspitze, che con i suoi 2.963
metri è la montagna più alta della Germania, visitabile con una risalita in
funivia o con un trenino a cremagliera, la Bayerische Zugspitzbahn, che in
poco più di un'ora si arrampica sulla vetta.
Garmisch-Partenkirchen è nata nel 1935 dall’unione dei due villaggi. Oltre
alla natura possono essere spunti di visita il santuario di St. Anton e la
Alte Kirche St. Martin. Usciti dalla località ci si immette sulla E533
direzione
Mittenwald, famosa per la produzione artigianale di liuti. Qui vi
è un museo che illustra quest’arte: il Geingenbau und Heimatmuseum allestito
nella casa natale del liutaio più famoso della zona, Matthias Klotz. Di
contorno, ma non certo meno importanti, abitazioni del XVIII secolo dipinte
con soggetti sacri e profani. Le passeggiate nei sentieri che circondano
Mittenwald sono l’ideale per un tuffo della natura.
Garmisch-Partenkirchen - Alpspitze e Waxenstein foto:
Octagon
- Octagon
Zugspitze - Mittenwald foto:
-
Wolfgang Pruscha - Michele Rainone
3a tappa: Mittenwald - Chiemsee (170 km):
A nord la B11 vi conduce sino al
Tegernsee, dove il piccolo lago, le salite
alquanto ripide e paesaggi paradisiaci portano la Deutsche Alpenstrasse a
gettarsi nell’autostrada, la A93, ma solo per un breve tratto. Prima del
grande raccordo si costeggia lo Schliersee e
Bayerischzell. A
Rosenheim
s’imbocca l’autostrada A8 in direzione di Salisburgo fino al più grande lago
della Baviera, il
Chiemsee. È un ampio bacino lacustre, il che lo rende
ideale per qualsiasi tipo di sport acquatico. Ludwig II fece costruire anche
qui una residenza: lo
Castello Herrenchiemsee.
Da
Prien, una cittadina sul
lago di cui è consigliabile visitare la Parrocchiale barocca, partono i
battelli per le due maggiori isole del Chiemsee: l’Herreninsel (isola degli
Uomini) e la Fraueninsel (isola delle Donne). Sulla prima sorge il già
citato castello fiabesco di Ludwig ed è stata così denominata per via di un
convento maschile presente già dal medioevo. Sempre sull’isola degli uomini
c’è l’Altes Schloss, abbazia benedettina dell’VIII secolo che ora fa parte
del convento di St. Sixtus und St. Sebastian. L’isola delle donne è invece
più appartata e pittoresca. È oggi un piccolo villaggio di pescatori con la
chiesa romantica di St. Maria; degna di visita è anche la Torhalle, cappella
di epoca carolingia.
Spostandoci sempre sull’Alpenstrasse si attraversa la regione dello Chiemgau
tra fiumi, ruscelli e laghetti un po’ ovunque, oltre alle montagne come il
Lampenwand, l’Hochgern e il
Sonntagshorn. Si passa per il comprensorio
sciistico di Reit im Winkl fino a raggiungere
Bad Reichenhall
famosa sia
come località termale sia per le miniere di salgemma, autentica risorsa
della zona. Si approda poi al capolinea dell’itinerario:
Berchtesgaden.
Essa, insieme a tutta l’aerea che la circonda, la Berchtesgadener Land, è
una delle più incantevoli zone della Baviera dove l’ecologia regna sovrana.
È talmente ricca di cose da visitare e di escursioni che da sola meriterebbe
un articolo. In sintesi sono imperdibili il borgo storico con le facciate
delle case affrescate, l’Heimatmuseum, museo etnografico, il poco distante
Königssee e il famigerato
Nido d’Aquila, il panoramico châlet (oggi
ristorante) fatto costruire dai gerarchi nazisti per Hitler nel 1939. A
protezione delle valli di Berchtesgaden è stato creato nel 1978 il
Nationalpark, dove la natura domina e l’intervento umano risulta quasi
inesistente.
Scrivi un commento...Rebaudo2:
COMPLIMENTI!
Conosco bene la Baviera e ci vado spesso essendo di Bolzano. Ottima
descrizione dell'Alpenstrasse.
(13/05/2016)