università: Hochschule Heilbronn
(tecnica, economia, informatica, con 8.300 studenti),
German Graduate School of Management and Law
(università privata, con 180 studenti)
economia:industria
metalmeccanica e elettronica, industria alimentare (Knorr),industria della carta e della stampa, industria chimica, viticoltura
(nei dintorni)
Heilbronn è circondato da ampie distese di vigneti e la produzione di vino
(soprattutto vino rosso) fu la prima importante attività economica, molto
probabilmente già ai tempi dei romani, che ha portato ricchezza alla città.
Più tardi, nel medioevo, Heilbronn divenne una
libera città imperiale con molti privilegi che riguardavano il
commercio. Non a casa l'importante e potente Ordine dei
Cavalieri Teutonici scelse Heilbronn
come uno dei suoi sedi (il Deutschhof,
costruito nel 1298) che oggi costituisce una delle principali attrazioni
della città.
Alla fine dell'800 Heilbronn divenne il principale polo industriale del
Württemberg, dovuto soprattutto al suo porto sul fiume Neckar. Purtroppo
proprio l'arrivo di molte industrie importanti, che contribuirono a rendere
la città piuttosto ricca, fece sì che Heilbronn, durante la seconda guerra
mondiale, fu pesantemente bombardata perdendo così gran parte dei monumenti
storici del centro storico. Tra i monumenti ricostruiti fedelmente spiccano
il Deutschhof, il municipio e gli altri palazzi intorno alla piazza del
mercato e la Kilianskirche (vedi sotto).
Ma Heilbronn è anche entrata nella letteratura: nel 1808, Heinrich von
Kleist, uno scrittore tedesco del romanticismo, scrisse il dramma "Käthchen
von Heilbronn" (Caterina di Heilbronn). Käthchen è figlia di un semplice
fabbro, ma alla fine, dopo vari avventure ed intrighi pericolosi si scopre
che in realtà è una figlia illegittima dell'imperatore. Il dramma, che
all'epoca ebbe un notevole successo, è ambientato in Svevia, ma la sua
storicità e molto incerta, sembra più appartenere al regno delle favole e se
fosse esistita veramente una tale ragazza di Heilbronn è piuttosto
improbabile. Ma a Heilbronn ci si crede e così hanno battezzato una casa
sulla piazza del mercato "Käthchenhaus"
(casa di Caterina, vedi la foto in alto).
Cosa c'è da vedere a Heilbronn:
la piazza del mercato di Heilbronn,
con il municipio rinascimentale del
1580 e l'orologio astronomico del
16° secolo,
sempre nella piazza del mercato c'è la
Käthchenhaus (casa di Caterina), chiamata così perché ritenuta
l'abitazione del personaggio principale del dramma teatrale "Käthchen
von Heilbronn" dello scrittore tedesco Heinrich von Kleist,
la chiesa protestante Kilianskirche
(chiesa di san Chiliano) in stile gotico, risalente all'11° secolo ma
successivamente varie volte ricostruita e ampliata, con uno splendido
altgare ligneo di Hans Seyfer del 1498,
il Deutschhof, un complesso di
edifici, costruito nel 1298 e ampliato nel 16° e 18° secolo, che fu la
sede dei Cavallieri Teutonici. Nel medioevo fu un territorio autonomo
all'interno della città. Oggi ospita l'archivio della città, il
museo civico e l'università
popolare,
il vecchio ufficio postale di Heilbronn (del 1906) in stile
neorinascimentale,
la Kunsthalle Vogelmann che ospita mostre d'arte moderna e
contemporanea
foto:
K. Jähne
Il Deutschhof è un complesso di edifici, costruito nel 1298 e ampliato nel
16° e 18° secolo, che fu la sede dei Cavallieri Teutonici. Nel medioevo fu
un territorio autonomo all'interno della città. Oggi ospita l'archivio della
città, il museo civico e l'università popolare.
a sinistra: la Kilianskirche (chiesa di san Chiliano),
a destra: l'altare della Kilianskirche
foto:
Memorino /
Joachim Köhler
a sinistra: La Käthchenhaus (casa di Caterina), chiamata
così perché ritenuta l'abitazione del personaggio principale del dramma
teatrale "Käthchen von Heilbronn" dello scrittore tedesco Heinrich von
Kleist,
a destra: l'orologio astronomico del municipio con
carillon, del 16° secolo
foto: K. Jähne /
Joachim Köhler
Il vecchio ufficio postale di Heilbronn (del 1906) in stile
neorinascimentale
foto:
Rudolf Stricker
Il vecchio e il moderno convivono a Heilbronn:
in questa foto la torre medievale "Bollwerksturm", usata in passato spesso
come prigione, dietro il moderno Hotel Mercure, a sinistra un ancora più
recente autosilo.
foto:
Wolfgang Wehl
La "Kunsthalle Vogelmann" del 2010, un elegante cubo di tre piani, ospita
mostre temporanee di arte moderna e contemporanea. Fa parte di un grande
centro di concerti e congressi (Konzert- und Kongresszentrums Harmonie)
frequentato ogni anno da circa 170.000 ospiti.
foto: p. schmelzle