La natura
Soprattutto nella costa settentrionale Usedom ci sono ampie spiagge sabbiose, con
delle località balneari che si allineano una dopo l'altra. Le più importanti si trovano
intorno a Heringsdorf, da Ahlbeck a Bansin. Sono collegate da una passeggiata litoranea
con una pista ciclabile, la "Europa-Promenade", lunga 12 km, che si estende
anche nella parte polacca dell'isola. Le località sul mare sono
caratterizzate da un tipica architettura balneare che risale alla fine
dell'800, con delle ricche ed eleganti ville (vedi le foto in basso),
accuratamente restaurate negli ultimi anni, che oggi sono diventate per
lo più alberghi e pensioni.
La parte interna è più tranquilla, lì troviamo
colline, boschi, laghetti e delle baie ricoperte di giunchi. Nel 1999 tutta
la parte tedesca di Usedom è stata dichiarata parco naturale.
Usedom
è la regione della Germania più baciata dal sole, il sole splende qui per
più di 1.900 ore all'anno, nel resto della Germania la media è
intorno a 1.500 ore all'anno. Ne approfitta naturalmente il turismo, in
forte aumento negli ultimi 20-30 anni.
Il
turismo
Già nella seconda metà del 19° secolo l'isola
attirò i primi villeggianti, soprattutto da Berlino. Visto che anche
l'imperatore del Reich delle volte si recava a Usedom, le tre località
Ahlbeck, Heringsdorf e Bansin furono chiamate "Kaiserbäder", cioè località
balneari dell'imperatore, un nome che si usa ancora oggi. La costruzione di
una linea ferroviaria da Berlino fino a Heringsdorf diede una grande spinta
allo sviluppo del turismo che oggi è il più grande datore di lavoro a
Usedom. Dopo la riunificazione della Germania nel 1990 le infrastrutture
turistiche sono state in gran parte ristrutturate, modernizzate e
arricchite, rispettando però sempre lo stile tradizionale architettonico
dell'isola.
Fino alla fine della
seconda guerra mondiale
l'intera isola di Usedom apparteneva alla Germania. Nel 1936 il governo nazista
fece costruire a Peenemünde, nel nord dell'isola, un grande
impianto di sperimentazione e sviluppo
missilistico. Il luogo era stato scelto perché permetteva il lancio
di razzi e il successivo monitoraggio attraverso centinaia di chilometri di
mare aperto. Da qui, tra il 1944 e il 1945, furono lanciati, soprattutto su Londra, su altre
città dell'Inghilterra e anche su Anversa in Belgio, più di 3.000
missili
V1 e
V2 causando
notevoli distruzioni e circa
15.000 morti,
per la stragrande maggioranza tra la popolazione civile. Annunciate come "Wunderwaffen", cioè
armi miracolose, avevano però nessun impatto decisivo sull'esito della
seconda guerra mondiale.
Dopo la guerra, quando
la Germania è stata divisa e una cospicua
parte del suo territorio all'est fu attribuita alla
Polonia, anche Usedom fu divisa tra la Polonia e la Germania dell'est, la
DDR. Con la
riunificazione della Germania nel
1990,
la parte tedesca dell'isola andò alla nuova regione
Mecklenburg-Vorpommern (Meclemburgo-Pomerania Anteriore).
Dal 2007 il confine tra le due parti dell'isola è aperto, non ci sono
controlli.