Il campanile del duomo di Ulma ("Ulmer Münster") è, con 161 metri, il campanile più alto del mondo.
foto:
Patrick Six
Ulma in breve:
nome tedesco: Ulm
regione: Baden Württemberg
posizione geografica: sul Danubio, al confine con la Baviera
altitudine: 478 m s.l.m.
abitanti: 122.000
stranieri residenti a Ulma: 21.700 (17,9%) di cui
2.000 italiani
confessioni: cattolici (34%),
protestanti (24,5%), altri o senza confessione (41,5%)
università: Universität Ulm, con 10.000 studenti
economia: Università e servizi connessi,
clinica universitaria, industria elettronica e informatica,
centri di ricerca dell'industria automobilistica, produzione di armi
Il municipio di Ulma (1357-1530),
a sinistra si intravede la
piramide di vetro della nuova biblioteca comunale
foto:
Drombalan
Nel medioevo, i re e gli imperatori del Sacro Romano Impero non avevano una
sede fissa, non esisteva una capitale dell'impero. Esistevano delle sedi
temporanee e Ulma era una delle più importanti. "Il denaro di Ulma governa
il mondo" si diceva nel medioevo e di denaro gli abitanti di Ulma ne hanno
accumulato parecchio. Il prestigio di Ulma derivava dal fatto che era una
delle sedi preferite di parecchi reggenti, il denaro invece veniva dal
commercio, e le due cose si sposavano benissimo per Ulma. La sua posizione
sulla strada commerciale tra Monaco e Stoccarda era ideale: qui i
commercianti dovevano attraversare il Danubio e questa possibilità, in un
epoca in cui i ponti sui fiumi erano ancora rari, non era certo gratis.
Anche i pellegrini provenienti dal nord e diretti verso Santiago di
Compostela si fermavano qui. Ben presto (nel 1184) Ulma divenne "Libera
città imperiale" e questo prestigioso titolo diede alla città molti
privilegi.
Come per molte città ricche del medioevo l'età dell'oro finì con la scoperta
dell'America e con l'apertura della rotta commerciale verso l'India alla
fine del '400 che rivoluzionò tutte le vie commerciali nell'Europa centrale.
La devastante Guerra dei Trent'anni (1618-1648) aggravò ulteriormente il
declino di Ulma che da quasi 20.000 abitanti (nel 1550) scese fino a 13.000
abitanti (all'inizio dell'800).
Solo nel processo di unificazione della Germania nell'800 Ulma riconquistò
di nuovo importanza economica e culturale. Dopo aver superato lo shock dei
bombardamenti della seconda guerra mondiale (l'80% del centro storico è
stato distrutto, il duomo è rimasto invece quasi illeso) la città è stata
ricostruita: in parte in stile architettonico del tutto moderno, in parte rispettando almeno a grandi linee lo stile del passato e in parte sono stati
ricostruiti fedelmente le case e gli edifici medievali (p.e. il municipio e
il quartiere Fischerviertel).
Cosa c'è da vedere a Ulma?
il gotico Ulmer Münster (duomo di Ulma) con il
campanile alto 161 metri,
il pittoresco quartiere Fischerviertel (quartiere
dei pescatori) con ristoranti, gallerie e piccoli negozi,
il municipio di Ulma, edificato tra il 1357 e
il 1530 con un orologio astronomico che fu installato nel 1520,
le vecchie mura cittadine che oggi costituiscono
una passeggiata molto popolare,
la Schwörhaus (del 1613): qui ogni anno viene
rinnovato il giuramento alla costituzione della città,
Il Museum der Brotkultur (museo della cultura del
pane),
l'Ulmer Museum, un museo civico che, oltre a documentare la
storia e l'arta locale, ospita anche una collezione pittorica di tutto rispetto,
con quadri di Picasso, Kirchner, Macke e Klee,
circa 6 km a sud di Ulma: l'Abbazia di Wiblingen,
una barocca abbazia benedettina oggi secolarizzata
Altre foto di Ulma:
La passeggiata lungo il Danubio, le vecchie mura della città e la torre
"Metzgerturm" (torre del macellaio)
foto:
Unterillertaler
La zona pedonale e il duomo di Ulma.
foto:
Richard Mayer
a sinistra: la "Löwenbrunnen" (fontana del leone) nella piazza
"Münsterplatz",
a destra: la "Schwörhaus" (del 1613) dove ogni anno si rinnova il giuramento
alla costituzione della città
foto
Gerhard Giebener /
Christian Wolf
Il "Fischerviertel" (quartiere dei pescatori) di Ulma:
Il "Fischerviertel è attraversato dal fiume "Blau"
foto:
Adrian Michael
La "Schiefes Haus" (casa storta), oggi è un albergo.
foto:
Franzfoto