La Grande Torre di Babele, quadro di Pieter Bruegel il
Vecchio (1563). Secondo la Bibbia la proliferazione delle lingue è una punizione di Dio
per il tentativo dell'uomo di raggiungere Dio, con la costruzione di questa torre.
fonte:
Wikimedia Commons
Premessa:
Il tedesco appartiene alle lingue germaniche, che è una sottofamiglia delle
lingue indoeuropee. Le lingue germaniche sono soprattutto quelle scandinave,
l'inglese, il nederlandese e il tedesco. Il tedesco di oggi si è formato in
un lungo processo dal medioevo fino ai nostri giorni.
Ma il tedesco di oggi non è una lingua statica: il suo sviluppo non si è certamente
fermato. Ogni lingua, anche
il tedesco, continua a cambiare col tempo. Il tedesco fra due-trecento anni non
sarà più quello di oggi, cambierà il vocabolario, l'ortografia, ma
cambieranno sicuramente anche alcune strutture grammaticali!
750-1050 - "Althochdeutsch" - tutto iniziò con Carlo Magno:
Carlo Magno (742-814), in un quadro di Albercht Dürer
(1514)
fonte: Wikimedia Commons
I primi testi della lingua tedesca che conosciamo sono stati scritti in Althochdeutsch(vecchio alto-tedesco, periodo tra il 750 e il
1050). Per un tedesco medio di oggi sono assolutamente
incomprensibili, sembrano dei testi di un'altra lingua.
Tutto lo sviluppo della lingua tedesca iniziò con Carlo Magno. Per accelerare la cristianizzazione
dei popoli germanici Carlo Magno incaricò monaci e saggi a creare dei testi
in un linguaggio comprensibile in tutte le parti del suo grande impero. I
popoli germanici dell'epoca parlavano delle lingue e dei dialetti che
avevano la loro origine nella lingua indoeuropea dalla quale provengono
molte lingue dell'Europa di oggi. Il clero dell'epoca parlava e scriveva
invece in latino che il popolo non capiva.
La nuova lingua "Althochdeutsch" che si stava sviluppando in questo modo
fino alla fine dell'undicesimo secolo era una lingua fortemente artificiale,
usata solo in ambiti religiosi che conteneva molti elementi dei dialetti
meridionali della Germania mescolati con espressioni derivati dal latino.
Non esistevano ancora regole grammaticali e ortografiche e la struttura
sintattica della frase era libera. Inoltre non c'erano ancora gli articoli e
i pronomi personali (in cambio era più articolato il sistema delle
declinazioni: influsso del latino) e i tempi usati erano solo due: il
presente e il passato ("Präsens" e "Präteritum").
Ma proprio questi limiti e la mancanza di norme vincolanti doveva rendere
l'uso della lingua e in particolare la lettura dei testi molto faticosa. Il
lessico era ancora poco sviluppata e non permetteva molte sfumature
espressive. Le crescenti esigenze culturali della corte necessitavano invece
lo sviluppo di una lingua più articolata e differenziata.
1050-1350 - "Mittelhochdeutsch" - una lingua della corte:
Una pagina del poema "Canzone dei Nibelungi" (prima metà
del '200)
fonte: Wikimedia Commons
Nei 300 anni, dal 1050 al
1350, la lingua
attraversa una fase che oggi chiamiamo Mittelhochdeutsch
(medio alto-tedesco). È l'epoca dei cavalieri e della nobiltà feudale. Il
centro della vita culturale sono le corti dove si sviluppa una letteratura
con un linguaggio che rispecchia sempre meno gli influssi latini, ma in modo
crescente quelli francesi.
I poeti più importanti dell'epoca che contribuiscono a rendere la lingua
tedesca più articolata e sofisticata sono Hartmann von Aue,
Wolfram von Eschenbach e Walter von der Vogelweide. Sono loro che
segnalano l'inizio della letteratura tedesca. Ma anche nei documenti
amministrativi, giuridici e medici troviamo sempre più spesso il tedesco al
posto del latino.
Per quanto riguarda il lessico ci sono molte nuove forme dell'infinito in
"ieren" (parieren, parlieren, hausieren). Più avanti si sviluppano gli
concetti astratti usando le desinenze "heit", "keit", "nis" e "ung". Appare
il nuovo suono "sch" che si sviluppa dal più antico "sk" e si usano in modo
crescente articoli e pronomi, le declinazioni invece si indeboliscono. La
struttura della frase diventa più complessa, nella letteratura dell'epoca si
usano sempre di più i tempi composti (Perfekt, Plusquamperfekt), appare la
forma passiva e il futuro. Dall'altra parte non esisteva ancora nessuna
regola per l'ortografia, i scrittori non si preoccupavano minimamente di
questo aspetto. Poteva benissimo capitare di trovare in un testo varie forme
ortografiche della stessa parola.
I progressi rispetto al più arcaico "Althochdeutsch" (vecchio alto-tedesco)
sono notevoli, nonostante ciò anche il medio alto-tedesco è ancora molto
lontano dal tedesco moderno, leggere testi del Duecento o del Trecento senza
un dizionario è molto difficile per uno che non è uno studioso
dell'epoca.
Nonostante la sua crescente diffusione il "Mittelhochdeutsch" rimaneva
comunque una lingua di pochi colti con poche influenze sulla lingua parlata
dal popolo - anche perché il 95% della popolazione non sapeva ne leggere ne
scrivere. Solo molto lentamente si avvicinano il linguaggio del popolo e
quello dei colti.
1350-1800 - con Martin Lutero nasce il tedesco moderno:
Una delle copie della Bibbia di Johannes Gutenberg, custodita al
Historisches Museum di Berlino
foto:
Concord
Nei secoli precedenti erano soprattutto l'ambiente della corte e della
chiesa a formare la lingua tedesca, ora la borghesia nelle città diventa
sempre di più l'artefice principale della crescente diffusione di un
linguaggio sempre più ricco e allo stesso tempo unificato. La rapida
diffusione della nuova tecnologia della stampa con lettere mobili inventata
intorno al 1450 da Johannes Gutenberg, la crescente diffusione della
capacità di leggere e scrivere, l'aumento dei documenti commerciali scritti,
la fondazione delle prime università e in particolare la traduzione della
Bibbia per opera di Martino Lutero fanno sì che il tedesco si diffonda
sempre di più rispetto al latino e anche rispetto ai resti dei dialetti
germanici più
antichi.
È proprio Martin Lutero (1483-1546), il monaco ribelle fondatore della
confessione protestante, che è ritenuto l'artefice principale della lingua
tedesca moderna. Cercando di trovare un fondamento della fede cristiana
nella Bibbia, che al suo tempo era conosciuto solo da pochissime persone
colte, Lutero traduce la Bibbia in tedesco contribuendo così a una sua larga
diffusione tra il popolo. Per poterlo fare in una Germania frantumata da
centinaia di stati e dialetti crea un nuovo linguaggio, ancorata al dialetto
della Germania centrale e arricchita dal linguaggio popolare. Questo
linguaggio era comprensibile in tutte le parti della Germania, per la prima
volta un libro ha una diffusione capillare a livello nazionale. Quello che
Dante fece per la lingua italiana, lo fa Lutero per la lingua tedesca: crea
uno standard e le dà una diffusione a livello nazionale. Per la prima volta
esisteva, con la Bibbia di Lutero, una lingua che figurava come "norma".
Si comincia a scrivere i sostantivi con le lettere maiuscole, e la posizione
diversa del verbo in frasi principali e frasi subordinate diventa la regola.
Dopo il 1650 si rafforzano le tendenze verso l'unificazione; le molte
differenze e varianti nel lessico, nell'ortografia e nella grammatica
diventano sempre meno e fino alla fine del '700 la versione del tedesco
centro-orientale si impone sugli altri dialetti. Nasce così il
Neuhochdeutsch (alto-tedesco nuovo). In quei secoli tutti gli
aspetti della lingua scritta sono soggetti a continue modifiche, si cerca di
raffinare e migliorare la capacità espressiva della lingua tedesca.
L'influsso del francese si rafforza, i numerosi piccoli stati nel territorio
tedesco vedono quasi tutti nella Francia aristocratica il modello della vita
nobile, una grande quantità di parole francesi entrano nel tedesco e molte
sono rimaste fino ad oggi. Anche i primi giornali e riviste hanno un ruolo
non da sottovalutare nella formazione di una lingua sempre più unificata in
sempre più parti della Germania.
Ma non esistono ancora delle regole vincolanti. Persino Goethe scriveva in fondo come voleva. Anche in una stessa lettera
l'ortografia poteva cambiare. Tra quelli
che sapevano scrivere c'erano ancora molte differenze, la lingua scritta
quotidiana era ancora molto influenzata dai dialetti. La moglie di Goethe,
Cristiane Vulpius, scriveva p.e. quasi sempre in dialetto e questo era ritenuto del
tutto normale. La definitiva fissazione delle regole della grammatica,
dell'ortografia e anche della pronuncia è opera del '800 e del '900.
Dal 1800 si forma il tedesco di oggi:
Doppio ritratto dei fratelli Wilhelm (a sinistra) e
Jacob Grimm (a destra),
di Elisabeth Maria Anna Jerichau-Baumann, 1855
fonte:
Wikimedia Commons
Nell'800, e più precisamente con la corrente letteraria del Romanticismo
nasce un forte interesse per la storia della lingua tedesca. Sono
innanzitutto due scienziati, i fratelli Grimm, che si occupano
di questo nuovo campo della ricerca. Essi sono noti al grande pubblico
soprattutto per le loro raccolte di fiabe e favole tedesche, ma la loro
importanza per la nascente scienza della "Germanistica" va molto oltre: tra
il 1819 e il 1844 Jakob Grimm pubblica quattro volumi della "Deutsche
Grammatik" che analizza la storia della lingua a partire dalle lingue
indoeuropee e dal 1854 Jakob e Wilhelm cominciano insieme a pubblicare il
"Deutsches Wörterbuch" - il primo dizionario della lingua tedesca con cui
cercano di porre le basi sistematiche e scientifiche per lo studio della
lingua tedesca.
La fondazione del Reich, il primo stato unitario della Germania nel 1871,
rafforzò tutte le tendenze ad unificare e standardizzare la lingua tedesca:
un importante passo in questa direzione era l'introduzione dell'obbligo
scolastico in tutto il territorio del nuovo stato nel 1871. Due altre opere
vanno nominate in questo contesto: il "Vollständiges Orthographisches
Wörterbuch" di Konrad Duden nel 1880 che da allora è chiamato semplicemente
"Il Duden" e che rappresenta fino ad oggi lo standard della lingua tedesca
e il libro
di Theodor Sieb "Deutsche Bühnenaussprache" del 1898 che cercò per la prima
volta di stabilire delle regole valide in tutto il paese per la pronuncia
del tedesco.
Il ventesimo secolo vide soprattutto una crescente importanza della lingua
inglese con l'entrata di numerose parole di origine straniera nel linguaggio
comune, un enorme aumento del vocabolario della lingua in generale,
soprattutto la nascita e la crescita di molti linguaggi tecnici e
particolari dovuta allo sviluppo delle scienze e della tecnica. Ci
sono state due riforme dell'ortografia, la prima nel 1901 e la seconda nel
1996-1998 (vedi a proposito: L'ortografia della lingua tedesca).
Come in Italia, anche in Germania la televisione ha avuto e ha tutt'ora una
grande influenza sulla nascita o la morte di nuove parole e nuovi linguaggi.
Ma non solo nell'ortografia, anche nella grammatica si registrano dei
cambiamenti - ma se questi cambiamenti rimangono o se si rivelano solo delle
mode, questo si saprà solo nel futuro. Comunque, la lingua è un organismo
vivente e quindi è in continuo cambiamento.