Viaggio in Germania - La cultura tedesca
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Johann Gutenberg

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Johann Gutenberg (1394-1468)
Johann Gutenberg (1394-1468)
Non esistono ritratti di Gutenberg eseguiti durante la sua vita, e quindi questa nota incisione fatta circa 100 anni dopo la sua morte non è molto attendibile
incisione:
Autore sconosciuto

Il giovane Gutenberg:

È sorprendente che le fonti dirette sulla vita di Johann Gutenberg, un uomo che con la sua invenzione ha cambiato il mondo, siano piuttosto scarse. È nato e cresciuto a Magonza, ma non si conosce nemmeno l'anno preciso di nascita, comunque tra il 1394 e il 1400. La sua famiglia faceva parte dei ricchi patrizi della città ed è probabile che Johann da giovane abbia imparato il mestiere dell'orafo. Magonza era, all'epoca, una città piccola, ma molto importante, infatti era governata da un arcivescovo che era allo stesso tempo uno dei sette principi elettori, cioè quelli che eleggevano l'imperatore.

Sotto il governo dell'arcivescovo Johann II, conte di Nassau, scoppiarono a Magonza delle forti tensioni tra le famiglie ricche e dominanti della città e gli artigiani che chiedevano una tassazione più consistente dei patrizi e una riduzione dei loro privilegi. Queste tensioni divennero così forti che, nel 1411, alcune famiglie benestanti decisero di lasciare la città e tra queste anche la famiglia di Johann Gutenberg che andò a vivere a Strasburgo.

Gutenberg a Strasburgo:

Strasburgo, nel 1493 Strasburgo, nel 1493 Strasburgo, nel 1493
xilografia:
Autore sconosciuto
A Strasburgo Johann Gutenberg lavorò come orafo e lì si distinse non solo per bravura, ma anche per abilità imprenditoriale: produsse con successo dei "souvenir" prestigiosi per i numerosi pellegrini dell'epoca. Insegnò, facendosi pagare lautamente, ai suoi apprendisti l'arte dell'orafo e divenne presto un uomo ricco e stimato.

Gli esperimenti segreti

Ma a Strasburgo Gutenberg si dedicò anche a un'altra cosa che tenne rigorosamente segreta: cominciò a fare degli esperimenti per trovare un modo più efficiente e veloce per stampare libri e fascicoli, usando dei caratteri mobili. La segretezza era necessaria per due motivi: Gli esperimenti furono anche molto costosi: per i caratteri Gutenberg sperimentò metalli e leghe diverse e la loro resistenza e il loro comportamento ad alte temperature. Provò diversi tipi di carta e pergamena e sperimentò vari inchiostri. Infine dovette costruire la pressa più adatta ai suoi scopi che permettesse un modo di lavorare rapido e comodo. Gutenberg era un perfezionista: la tecnologia e gli strumenti che stava cercando dovevano garantire una stampa non solo veloce, ma anche graficamente perfetta, persino esteticamente superiore ai libri più belli copiati a mano che si conoscevano all'epoca. Le ricerche e le sperimentazioni di Gutenberg andarono avanti per parecchi anni, ma pare che fino al suo ritorno a Magonza (nel 1448) non giunse a risultati soddisfacenti.

Il ritorno a Magonza e la stampa della Bibbia:

La ricostruzione della pressa con cui Gutenberg stampò la Bibbia
La ricostruzione della pressa con cui Gutenberg stampò la Bibbia, nel Museo di Gutenberg a Magonza.
foto:
Wolfgang Pruscha
Ritornato a Magonza Gutenberg cercò subito nuovi soci e finanziatori per l'apertura di una officina e per la realizzazione di un obbiettivo molto ambizioso: la stampa della Bibbia. Nel ricco commerciante Johannes Fust trovò l'uomo giusto: tra il 1450 e il 1452 questi gli prestò complessivamente 1.600 fiorini - una cifra enorme, sufficiente per comprare una ventina di case in città - che permise a Gutenberg di dedicarsi esclusivamente al perfezionamento degli strumenti necessari. Dopo la stampa di alcuni piccoli libricini si dedicò infine, insieme al suo più fidato collaboratore, l'incisore Peter Schöffer, al suo vero obbiettivo, la Bibbia. Per la realizzazione di questo gigantesco lavoro Gutenberg impiegò (e dovette pagare!) fino a 20 collaboratori che lavorarono nella sua officina al completamento del lavoro per tre anni. Questa Bibbia era composta da due volumi di circa 300 fogli ciascuno (dimensione di un foglio: 21,1 cm x 15,1 cm, con 42 righe di testo) e fu stampata in 180 copie.

Tre anni possono sembrare tanti per la stampa di 180 Bibbie, ma bisogna tener conto del fatto che Gutenberg, in questi tre anni, continuava a sperimentare con una tecnologia mai provata prima e che, all'epoca, servivano comunque sempre tre anni per copiare a mano una unica copia della Bibbia!

Quando l'opera venne presentata al pubblico e messa in vendita (nel 1455) suscitò immediato entusiasmo, soprattutto per l'eccellente qualità tipografica. Infatti, ancora oggi, dopo più di 500 anni, stupisce la bellezza delle pagine di questo capolavoro. Oggi, delle 180 copie esistono ancora 48 edizioni complete, ognuna di esse vale circa 10 milioni di dollari.

Due di queste Bibbie sono esposte a Magonza, vedi a proposito: Il museo di Gutenberg
Una delle copie ancora esistenti della Bibbia di Gutenberg Una delle copie ancora esistenti della Bibbia di Gutenberg Una delle 48 copie ancora esistenti della Bibbia di Gutenberg.
foto:
NYC Wanderer

Il processo:

Proprio mentre stava terminando la sua grande opera, il suo finanziatore Johannes Fust, interessato più ai soldi che alla perfezione della stampa, accusò Gutenberg di sperperare i soldi con il suo perfezionismo e di ritardare la restituzione del prestito.

Sembrava all'apice della gloria, ma ora per Gutenberg cominciarono i guai: non fu in grado di restituire la somma e perse anche il processo che ne seguì. Fu un disastro perché la sua officina e i macchinari erano serviti come garanzia del prestito di 1.600 fiorini che con gli interessi erano lievitati a più di 2.000 fiorini. Ora perse gran parte dell'attrezzatura, perse tutte le entrate dalla vendita della sua Bibbia, che andarono a Fust, e perse persino il suo più bravo collaboratore, Peter Schöffer, che si mise subito in società con Fust per continuare con la stampa dei libri che prometteva di diventare molto redditizia.

La nuova ditta Fust-Schöffer ebbe un grande successo e divenne la prima tipografia commercialmente redditizia al mondo. Nei libri pubblicati dopo la Bibbia Schöffer riuscì a migliorare ulteriormente la tecnologia di Gutenberg e introdusse anche la stampa con più colori. Con la Bibbia, tutte le parti colorate furono invece aggiunte a mano dai miniaturisti che decorarono anche i libri copiati a mano.

Gli ultimi anni di Gutenberg:

Gutenberg cercò con fatica di riprendersi dal duro colpo basso che gli aveva inflitto Johann Fust, aprendo un'altra tipografia e pubblicando ancora alcune stampe. Ma avendo a disposizione molto meno soldi ed essendo anche piuttosto demoralizzato e umiliato dal successo commerciale del più furbo rivale non raggiunse mai più la qualità tipografica della sua Bibbia.

Ma questo non fu l'ultimo colpo che Gutenberg dovette digerire. Nel 1462 scoppiò a Magonza una sanguinosa guerra civile, causata dalla rivalità tra due arcivescovi che si contendevano la legale investitura. Questa guerra distrusse quasi completamente la fiorente città e anche la modesta nuova officina di Gutenberg.

Solo nel 1465 il nuovo padrone di Magonza si ricordò di Gutenberg e gli mise a disposizione una pensione che gli permise di vivere gli ultimi tre anni della sua vita finalmente in modo agiato e dignitoso.

Ma è strano: nel 1468 il nome di Gutenberg era ormai conosciuto da tutti, ma quasi nessuno si accorse della sua morte, avvenuta in quell'anno. Sappiamo della data di morte e del luogo della sua sepoltura solo per caso, attraverso fonti indirette.
Il monumento a Johann Gutenberg a Magonza
Il monumento a Johann Gutenberg a Magonza
foto:
Berthold Werner

La diffusione della stampa:

La vera portata dell'invenzione di Gutenberg si capì invece subito: alla fine del 1455 esistevano, in tutta l'Europa, solo due tipografie, quella di successo di Fust-Schöffer e quella più modesta di Gutenberg, entrambe a Magonza. Ma la nuova tecnologia della stampa si diffuse con una velocità impressionante: nel 1500, la nuova tecnica di Gutenberg si era diffusa già in 270 città. In appena 50 anni vennero stampati più di 40.000 libri in circa 10 milioni di copie. C'erano delle città con 30 o 40 tipografie, solo a Venezia se ne contavano addirittura 151. La più grande tipografia dell'epoca (di Anton Koberger) si trovava a Norimberga: nel 1480 circa 100 collaboratori ci lavoravano, su 24 torchi. Una fabbrica così grande non era mai esistita prima.

Se all'epoca fossero già esistiti i brevetti con le licenze da pagare all'inventore, Gutenberg sarebbe diventato in brevissimo tempo l'uomo più ricco del mondo. Invece fu sepolto in condizioni molto modeste - il suo destino ricorda un po' Mozart, un altro genio compreso pienamente solo dopo la morte e sepolto in un luogo sconosciuto.

Libri per la scuola
Libri universitari

Per approfondire:

Storia sociale dei media, da Gutenberg a Internet
Storia dei media
da Gutenberg
a Internet
Storia dei media dalla selce al silicio
Storia dei media
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I libri proibiti da Gutenberg all'Encyclopédie
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