Il fatto di trovarsi proprio sul confine con la Svizzera era una grande
fortuna per Costanza, perché proprio per questo motivo Costanza non è stata bombardata
durante la seconda guerra mondiale. E
così sono rimasti intatti molti edifici storici che rendono una passeggiata
attraverso il centro storico molto piacevole. Un altro elemento che
caratterizza questa città è l'università con circa 11.000 studenti che
conferiscono a Costanza un aspetto giovane e vivace.
La città approfitta anche dalla pittoresca posizione sul Lago di Costanza,
nel punto dove il Reno lascia il lago. Da Costanza partono molti traghetti e
barche per escursioni sul lago di Costanza. Due delle mete turistiche più
belle che si trovano sul lago si trovano proprio a due passi da Costanza:
l'isola di Mainau (a 6 km da Costanza), una bellissima isola dei fiori e
l'isola di Reichenau (a 10 km) che è Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
Entrambe le isole sono collegate alla terraferma con dei ponti. Entrambe
sono assolutamente da vedere.
Il municipio di Costanza
foto:
Toño Antón
La torre Rheintormturm, il punto dove il Reno lascia il
Lago di Costanza
foto:
Tungsten
Sul Lago di Costanza, in fondo al molo c'è la statua di
Imperia (ingrandita a destra), uno dei simboli della città
foto:
Stako
Una pagina di storia: il Concilio di Costanza (1414-1418):
Per quattro anni, dal 1414 al 1418, Costanza fu al centro dell'attenzione di
tutta l'Europa: la città era stata scelta come luogo del XVI Concilio che
doveva risolvere una serie di gravi problemi che stavano lacerando la Chiesa
in quel momento. In questi quattro anni nella città, che aveva circa 6.000
abitanti, e nei paesi nei dintorni si ammassarono circa 70.000 visitatori,
tra cardinali, patriarchi, vescovi ed arcivescovi, dottori di teologia e di
altre facoltà, abati e monaci, tutti con i loro cavalli e con numerosi
accompagnatori. Le cronache dell'epoca raccontano anche di 700 donne, più un
numero imprecisato di "clandestine", che avevano affittato case o stalle per
poter soddisfare i bisogni più "carnali" dei partecipanti al concilio.
Ma questo concilio è tristemente noto anche per la fine del riformatore
boemo Jan Hus. Il re Sigismondo lo aveva invitato al concilio per discutere
delle sue tesi ritenute eretiche e gli aveva garantito, per iscritto,
l'incolumità sia per il viaggio di andata che per il ritorno. Ma una volta
arrivato a Costanza, Jan Hus che non voleva ritrattare le sue affermazioni
fu arrestato, processato, condannato a morte e bruciato sul rogo.
Oggi, nella zona pedonale di Costanza c'è una tavola commemorativa che
ricorda questo concilio (i tre pavoni nella foto in basso rappresentano i tre
Papi che si contestavano a vicenda la leggitimità) e nel luogo dove fu bruciato Jan Hus c'è un grande
masso con un'incisione d'oro che ricorda il riformatore beomo (vedi la foto).
Nella Hussenstraße, una strada nel centro storico che porta il suo nome, c'è
anche un museo dedicato a lui.
a sinistra: una tavola commemorativa nella zona pedonale
di Costanza che ricorda il concilio:
i tre pavoni rappresentano i tre Papi che si contendevano la leggitimità,
a destra: una grande pietra commemorativa sul luogo dove fu bruciato Jan Hus
foto:
Elkawe /
Gortyna
Altre foto di Costanza:
a sinistra e a destra: la
Hussenstraße
foto:
Nikater /
Tungsten
a sinistra: la cattedrale di Costanza,
a destra: vista sul centro storico dal campanile
della cattedrale
foto
Nikater /
Smshiver
Altre pagine sul Lago di Costanza:
Lago di Costanza - visite, tour, attività:
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