L'Alexanderplatz di Berlino, con l'ombra della torre della
televisione: 1 - Hotel Park Inn, 2 - Grande magazzino
Kaufhof, 3 - Berolinahaus,
4 -
Alexanderhaus
5 - Stazione Alexanderplatz, 6 - Die
mitte, 7 - Fontana Völkerfreundschaft,
8 -
Orologio Urania Weltzeituhr,
9 - Haus des Lehrers, 9a - Kongresshalle,
10 - Haus des Reisens, 11 - Haus der
Elektrotechnik
Foto aerea:
Willy Kaemena
La particolarità dell'Alexanderplatz
Per molti "Alexanderplatz" è un sinonimo di "Berlino". Vedere Berlino senza
aver fatto una passeggiata nell'Alexanderplatz è impossibile, è come andare
a Parigi senza aver visto da vicino la Torre Eiffel. L'Alexanderplatz è
stato al centro di famosi romanzi (Alfred Döblin) e film (Rainer Werner
Fassbinder), di cabaret (Rudolf Nelson), di canzoni (Milva) e di poesie (Kurt Tucholsky).
Eppure non è una piazza architettonicamente bella, troppe mani con troppe
intenzioni diverse l'hanno modellata e cambiata, nel tempo. È uno spazio molto grande
e sicuramente impressionante,
ma piuttosto disarmonico, non regge certo il confronto con la bellissima piazza
storica Gendarmenmarkt
o con la piazza futuristica
Potsdamer Platz. E non regge nemmeno il confronto con il proprio
passato (vedi le foto sotto) perché anche la guerra ha fatto il suo per
stravolgerne l'aspetto. Ma l'Alexanderplatz, con tutte le imperfezioni e con
le soluzioni provvisorie, è una piazza popolare che i berlinesi chiamano
semplicemente "Alex"; a ogni ora del giorno pullula di vita, di berlinesi
(oltre a un nodo importante della metropolitana è anche un enorme centro
commerciale) e di visitatori da tutto il mondo che vogliono assaggiare
l'ambiente di questa mitica piazza.
1900 - 1940: il "periodo d'oro" dell'Alexanderplatz:
Cartoline e foto dell'Alexanderplatz, tra il 1900 e il 1910
fonte:
Wikimedia Commons
Cartoline dell'Alexanderplatz, tra il 1900 e il 1910
fonte:
Wikimedia Commons
In origine era un mercato di bestiame, denominata Ochsenplatz ("piazza dei
buoi"). Il nome Alexanderplatz risale al 1805 quando
lo zar russo Alessandro I vistò il re della Prussia. Ma rimase comunque una
piazza poco importante anche perché era situata ai margini della vecchia
Berlino. Con l'ingrandimento della città le cose cambiarono, soprattutto da
quando, nel 1882, furono inaugurati la stazione ferroviaria
Bahnhof Alexanderplatz e i mercati
generali. Nel 1913 fu aggiunta una stazione della U-Bahn (la metropolitana
di Berlino). Tra il 1904 e il 1910 furono aperti qui tre grandi magazzini, e
così l'Alexanderplatz divenne una delle zone commerciali più importanti di
Berlino e tale rimase fino al 1940-45, quando i bombardamenti la
danneggiarono gravemente.
Negli anni venti, l'Alexanderplatz fu, insieme alla Potsdamer Platz, il
simbolo della metropoli Berlino e degli "anni d'oro" della
Repubblica di
Weimar, un simbolo di una Berlino culturalmente vivace ma anche che si divertiva. Qui apparirono le prime grandi insegne luminose pubblicitarie che
trasformarono la notte in giorno. Ma con la crescente fama la piazza mostrò
anche i suoi lati oscuri. Nel 1929 uscì il romanzo Berlin. Alexanderplatz
di Alfred Döblin che descrisse la piazza come luogo di incontro di
"delinquenti, prostitute e squattrinati". In quegli anni la piazza divenne
così, nel bene e nel male, un mito, anche al di fuori della Germania.
Da sinistra a destra: la torre della televisione,
la stazione Alexanderplatz, la Weltzeituhr,
il palazzo Berolinahaus, il grande magazzino
Galerie Kaufhof, il grattacielo dell'albergo Park Inn
foto:
Taxiarchos228
Alloggi a Berlino, voli e autonoleggio:
I palazzi intorno all'Alexanderplatz:
a sinistra: Haus des Lehrers (casa dell'insegnante),
a
destra: Haus des Reisens (casa del viaggiare)
foto:
Beek100 /
Christian Thiele
I numeri 3 e 4 (i numeri si
riferiscono alla foto in alto):
Visitando l'Alexanderplatz oggi tutte le costruzioni sembrano nuove, erette
negli ultimi decenni, la piazza com'era nelle cartoline e nelle foto dell'inizio del
'900 (vedi sopra) è irriconoscibile. Ma l'impressione inganna. Due degli
edifici, la Berolinahaus e l'Alexanderhaus, furono costruiti già fra il 1929 e il 1932, poi gravemente danneggiati
durante la seconda guerra mondiale, ma fedelmente rifatti dopo. Erano
costruiti nello stile della Neue Sachlichkeit che rinunciò a tutti gli
abbellimenti artificiosi evidenziando la funzione degli edifici. Entrambi
furono restaurati tra il 1993 e il 2006 e entrambi sono oggi sotto tutela
monumentale.
La maggior parte degli altri edifici sono stati costruiti o completamente ricostruiti
quando Berlino-est era la capitale della DDR (la Germania socialista) alla
quale la piazza serviva come luogo celebrativo del regime, con dei risultati
architettonici non sempre molto riusciti. E così molti di questi edifici
sono stati nuovamente ristrutturati dopo la riunificazione di Berlino est e
ovest nel 1990.
Il numero 1:
Il grattacielo dell'albergo Park Inn ha 41 piani ed è alto 125 metri. È un
hotel di 4 stelle e ha 1012 camere. Al 37° piano c'è un ristorante e sul
tetto una bella terrazza panoramica. È stato costruito nel 1970 e serviva per
gli ospiti di stato della DDR. Nel 2005 è stato interamente rimodernato e ha
anche una nuova facciata.
Il numero 2:
Al posto del centro commerciale Galeria Kaufhof esisteva un grande magazzino già dal
1904 (si vede nella cartolina storica a destra in basso). Distrutto durante
la guerra, rifatto nel 1970 e nuovamente ristrutturato nel 2006. Con 35.000
m2 di superficie di vendita è uno dei grandi magazzini più
importanti
dell'Europa.
Il numero 5:
La stazione dei treni e della metropolitana Bahnhof Alexanderplatz
è stata
costruita nel 1883 e da allora varie volte rimodernato, l'ultima volta dopo
la riunificazione del 1990.
Il numero 6: Il palazzo Die mitte (con la m mainuscola!) è
l'unico edificio sull'Alexanderplatz che non sostituisce uno costruito
precedentemente. È stato inaugurato nel 2009 e ospita vari negozi, tra cui
una filiale della catena Saturn.
I numeri 9 e 9a:
Il grattacielo Haus des Lehrers ("casa dell'insegnante") è del 1964, è stato il primo
grattacielo sulla piazza (altezza 54 m). All'altezza del 3° e 4° piano è
circondato da un
fregio composto da 800.000 pezzi di mosaico. Il fregio si chiama "Unser
Leben" (la nostra vita) e mostra scene di vita quotidiana nella ex-DDR.
Ospitava (e ospita tutt'ora) un'importante biblioteca di pedagogia.
L'adiacente edificio basso è un centro di congressi e convegni.
Il numero 10:
La
Haus des Reisens ("casa del viaggiare"), è un altro
grattacielo sull'Alexanderplatz, alto 67 m e inaugurato nel 1971. Ospitava
l'agenzia di viaggi ufficiale della DDR e la sede tedesca della Interflug,
la compagnia aerea dell'Unione Sovietica.
Il numero 11:
Il più grande edificio sulla piazza è la Haus der Elektroindustrie
("casa dell'industria elettronica"). È un edificio
di 10 piani, con una facciata lunga ben 220 metri. Fu costruita nel 1967-69
e ospitava la sede del Ministero dell'industria elettronica ed
elettrotecnica della DDR. Al pianterreno c'erano spazi commerciali che
vendevano prodotti dell'industria elettronica nazionale.
Oggi, la piazza è interamente pedonale, il traffico gira intorno su quattro
strade che delimitano l'Alexanderplatz. Solo il tram attraversa la piazza,
passando tra i due edifici Berolinahaus e
Alexanderhaus.
La fontana Völkerfreundschaft e l'orologio Urania Weltzeituhr:
a sinistra: la fontana Völkerfreundschaft (amicizia tra i
popoli), dietro la fontana: la Berolinahaus, a destra: l'orogio Urania Weltzeituhr (orologio del tempo del mondo)
foto:
Stephen Craven /
Andreas Steinhoff
Ci sono due punti nella grande piazza che sono tra i più popolari e amati
punti d'incontro per i berlinesi. Per fare un appuntamento nel centro di
Berlino basta dire "Ci vediamo alla Weltzeituhr!" Oppure "al
Freundschaftsbrunnen". Anche perché
praticamente tutte le linee della metropolitana, dei tram e degli autobus
hanno una fermata all'Alexanderplatz.
Il numero 7:
La Brunnen der Völkerfreundschaft ("fontana dell'amicizia
fra i popoli")detta anche Freundschaftsbrunnen ("fontana
dell'amicizia") fu inaugurata nel 1970. È di forma circolare, con un
diametro di 23 metri ed un'altezza massima di 6,2 metri. La base è decorata
con ceramiche smaltate. La parte superiore è costituita da 17 strutture a
forma d'ombrello (larghe tra uno e quattro metri), dalle quali scende
l'acqua. La fontana che è sotto tutela monumentale (Denkmalschutz) ha anche
una originale illuminazione subacquea. Il numero 8: L'Urania Weltzeituhr è un orologio universale installato nel
1969, alto complessivamente 10 metri. La parte centrale, un tamburo
cilindrico, ha 24 facce, ognuna di loro corrisponde ad uno dei 24 fusi orari
della Terra. Per ogni fuso sono indicati i nomi delle città più
importanti di quella zona e all'interno del tamburo ruota un anello con il
rispettivo orario di quelle città. Sopra ruota una rappresentazione
semplificata del Sistema solare con i pianeti e le loro orbite.