La spettacolare illuminazione notturna del Sony-Center, nella
Potsdamer Platz
foto:
Jaime Ardiles-Arce
La Potsdamer Platz all'inizio del Novecento:
Dall'inizio del Novecento fino alla fine della seconda
guerra mondiale la Potsdamer Platz fu una delle piazze più trafficate e più
vivaci dell'Europa. Durante il giorno era affollata di impiegati e segretarie
che lavoravano qui, di uomini d'affari e turisti da tutto il mondo. Di notte
la piazza diventava il centro di tutti quelli che cercavano il divertimento:
c'erano cinema, teatri, bar, café e, sebbene la prostituzione fosse ufficialmente
vietata, si potevano trovare anche degli ambienti a luci rosse. La Potsdamer
Platz divenne famosa in tutta l'Europa e rappresentò il vero centro di
Berlino. Per il traffico intenso fu installato qui, nel 1924, il primo
semaforo di Berlino.
Negli anni '50 la piazza si trovava proprio sulla linea che divideva Berlino
in due e così, il luogo che una volta era il punto più movimentato e vivace di
Berlino, divenne una zona sempre più deserta e abbandonata. Soprattutto dopo
la costruzione del muro di Berlino, nel 1961, tutti gli edifici rimasti ancora
rovine e anche quelli malamente ricostruiti dopo la guerra furono demoliti, per motivi di
sicurezza militare. La Potsdamer Platz era morta.
Il 21 luglio 1990 si tenne sulla Potsdamer Platz il concerto
"The Wall"
dei Pink Floyd,
davanti a 300.000 spettatori.
foto:
Robert Roeske / Bundesarchiv
Il primo a ridare vita a quella piazza, dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989,
fu Roger Waters dei Pink Floyd che,
nel luglio del 1990, allestì in questo spazio abbandonato il mega-concerto "The Wall", davanti a 300.000
spettatori. Il muro era in parte già abbattuto, ma Berlino era ancora divisa in due e il concerto si tenne
in realtà sul territorio di due stati. Fu un evento di un grande significato
simbolico che ha rafforzato notevolmente la volontà di questa metropoli con
più di 3 millioni di abitanti di riunificarsi dopo 40 anni di divisione e di
lasciare il passato dietro di sè.
Dopo la riunificazione della Germania nel 1990, questa
zona abbandonata di Berlino si trasformò in pochi anni in un gigantesco cantiere, il
più grande d'Europa, dove, sotto la guida dei più importanti architetti del
mondo, tra cui l'italiano Renzo Piano, il giapponese Arata Isozaki e il
tedesco Helmut Jahn, nacquero un nuovo centro finanziario, amministrativo e
commerciale con le sedi della Daimler AG, della Sony, della Bahn AG (le
ferrovie tedesche) e di altre multinazionali. In più cinema, teatri, un
grande centro commerciale (le "Arkaden" che nel frattempo è diventato uno
dei più importanti centri commerciali di Berlino), un albergo di lusso,
diversi bar e ristoranti. Per anni il cantiere fu addirittura un'attrazione
turistica: un gigantesco Info-Box aperto al pubblico mostrava, oltre a una
spettacolare vista panoramica sul cantiere, modelli in scala, film e
simulazioni al computer della futura piazza.
La Potsdamer Platz oggi:
L'insieme dei tre gratacieli più importanti: a sinistra: un grattacielo di Renzo Piano,
al centro: il "Kollhoff-Tower",
a destra: il "Bahn-Tower"
foto:
Urbanus
Il "Bahn-Tower" sede delle ferrovie tedesche, alto 103 metri con 26 piani,
ideato dall'architetto tedesco Helmut Jahn.
foto:
Beek100
Il "Kollhoff-Tower", alto 103 metri con 25 piani, in stile newyorchese,
ideato all'architetto tedesco Hans Kollhoff.
foto:
Andreas Steinhoff
Il grattacielo della sede berlinese dell'agenzia di rating
"PricewaterhouseCoopers",
ideato dall'architetto italiano Renzo Piano.
foto:
Andreas Steinhoff
La piccola torre in primo piano è una ricostruzione della torre
con il primo semaforo di Berlino erretta sulla Potsdamer Platz nel 1924.
Le luci rosso, arancione e verde erano disposte una accanto alla'altra
e non ancora una sopra l'altra. Dietro: i grattacieli del "Beisheim-Center"
foto:
Andreas Steinhoff
Le "Park-Kolonnaden" - cinque edifici,
ideati dall'architetto milanese Giorgio Grassi
foto:
Andreas Steinhoffa sinistra:
Il "Kollhoff-Tower", al centro: il "Bahn-Tower" (con la sigla
"DB"), a destra: il Sony-Center
foto:
Michael J. Zirbes
All'interno del Sony-Center
foto:
Stefan-Xp
Il Berlinale Palast, un teatro per musicals, dove ogni anni, in febbraio,
si tiene il "Festival internazionale del cinema"
foto:
Martin Kraft
L'entrata delle "Arkaden" il centro commerciale della Potsdamer Platz
foto:
A.Savin