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Il tamburo di latta |
Una pagina sul romanzo più famoso di Günter Grass (1959) con cui lo scrittore divenne famoso anche a livello internazionale. |
"Divenni famoso a trentadue anni. E da allora abbiamo la
Fama come sottoinquilina. Sta dappertutto, è molto fastidiosa e la si
può ignorare solo a fatica. È una monella a volte tronfia, a volte senza
vita. I visitatori credono di venire a cercare me, ma appena entrati si
guardano attorno perché è lei che in realtà vogliono vedere. Solo perché
assedia la mia scrivania inutilmente, io ho deciso di portarla con me
nel mondo della politica, dandole un impiego come maestra di cerimonie:
una cosa che lei sa fare molto bene."
Ecco quello che scrisse Grass dell'enorme successo del suo romanzo di
esordio "Il tamburo di latta" che era uscito nel 1959 e che lo
aveva reso subito famoso anche all'estero.
"Eroe" del romanzo di Grass è Oskar, un bambino che, a tre anni, capisce la falsità del mondo degli adulti
e smette di crescere - o meglio: si rifiuta di crescere. Da allora, da gnomo che rimane, osserva e commenta il mondo "dei grandi" che è la Germania di Hitler e della guerra. Dalla prospettiva dello gnomo tutte le anomalie, tutte le falsità e le illusioni del mondo della piccola borghesia tedesca
e poi tutti gli orrori del nazismo e della guerra sembrano ulteriormente ingrandite. Si tratta di una farsa, a tratti mordente e cattiva, uno specchio senza pietà che Grass mette davanti al pubblico tedesco. L'unico modo che Oskar ha a disposizione per imporsi contro il mondo anormale e assurdo dei grandi è suonare il suo tamburo di latta
accompagnato dal suo grido stridente
che, con la sua forza distruttiva, spacca tutti i vetri nei dintorni. Questa ribellione quasi anarchica si attenua solo quando finisce la guerra e Oskar
ricomincia a crescere, proprio quando muore uno dei suoi due
presunti padri, un convinto nazista. |
La figura di Oskar rappresenta il destino della Germania.
La sua crescita sta per la presa di coscienza da parte dei tedeschi
degli orrori commessi durante il nazismo. La crescita rimane comunque
qualcosa di difficile e doloroso per Oskar. Alla fine Oskar non è un
uomo normale, ma una specie di mostro sfigurato - come appare la Germania
del dopoguerra. Così, Oskar finisce in un manicomio, da dove ci arriva il suo racconto.
Quello che rende questo romanzo affascinante è anche il suo linguaggio
molto espressivo, spesso barocco che anche nella traduzione italiana non
perde la sua forza. |
Günter
Grass in libreria: |
Sbucciando
la cipolla
di Günter Grass
(autobiografia)
384 pagine
casa editrice: Einaudi
Per saperne di più |
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Vedi anche: |
Tutte
le pagine sulla letteratura tedesca dopo il 1945
Heinrich Böll, Günter Grass, Friedrich Dürrenmatt, Ilse Aichinger,
Friedrich Christian Delius, Christoph Ransmayr, Katharina Werner,
Christine Grän, Helga Schneider, Christa Wolf, Rainer Kunze, Thomas
Brussig, Brigitte Burmeister e altri ancora.
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Arte, cultura, musica, cinema e filosofia - made in Germany
La pittura tedesca, il cinema che parla tedesco, la filosofia da Paracelso
a Lutero a da Nietzsche a Freud. La musica da Mozart e Beethoven
fino alla musica rock, pop e techno di oggi. Scambi culturali
italo-tedeschi.
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