"Quest'uomo è un rompiscatole, è un pescecane nello stagno delle sardine, è
un solitario selvaggio nella nostra letteratura addomesticata." Così lo
scrittore
Hans Magnus Enzensberger descrisse il suo collega Günter Grass.
Dalla pubblicazione del suo primo grande successo "
Il tamburo di latta"
nel 1959 ogni sua opera ha suscitato in Germania entusiasmi e grandi polemiche.
Grass ha accompagnato la Germania del dopoguerra con i suoi romanzi e pezzi
teatrali, spesso ironici e scomodi. La sua motivazione principale era il
confronto con il passato nazista che si rispecchia in molte delle sue opere.
Sfruttò la sua popolarità come scrittore spesso per commentare pubblicamente
gli eventi politici della Germania del dopoguerra. Fu, per molti anni, un
sostenitore attivo del partito socialdemocratico.
Fu proprio per il
suo continuo impegno contro i residui del passato nazista che ci sollevarono
molte polemiche, quando Grass, in un'intervista del 2006, disse di aver
militato durante la guerra in una divisione delle Waffen-SS, come volontario
e non coscritto come si era fino a quel momento creduto. "Il motivo fu -
racconta lo scrittore - comune per quelli della mia generazione, un modo per
girare l'angolo e voltare le spalle ai genitori."
Nel
1999, a 72 anni, Grass ottenne il
Premio Nobel per la letteratura, un
meritato riconoscimento che molti aspettavano da anni. Nelle pagine del
Sito
ufficiale del premio Nobel potete anche leggere il discorso che Günter Grass ha tenuto in quell'occasione
(
Nobel
lecture) - in lingua
tedesca, inglese e svedese.
Subito dopo la premiazione Grass disse:
"Sento gioia e orgoglio. Mi sono chiesto spontaneamente che cosa avrebbe
detto a proposito l'ultimo premiato tedesco,
Heinrich Böll. Credo che
sarebbe stato d'accordo. Questo premio è una grande soddisfazione per me."