Caspar David Friedrich (*1774 †1840)
due autoritratti: all'età di 26 anni e all'età
di 36 anni
fonte:
Wikipedia
I due autoritratti:
Nei due autoritratti che ritraggono Caspar David Friedrich, il più importante
pittore del romanticismo tedesco, all’età di ventisei e trentasei anni appare il volto di un uomo scontroso e un artista inquieto. Nessuno, meglio di se stesso, avrebbe potuto ritrarre la sua anima con la stessa matita forse esitante, ma senza dubbio capace di sfumare profondissime ombre. Chi altri, meglio di lui, avrebbe potuto guardarsi negli occhi e velare uno sguardo cupo, due occhi curiosi che scrutavano, afferrandola quasi soffocandola fra le mani, quella luminosa e opalescente realtà che avrebbe poi trasformato in un sogno romantico. Un grandissimo pittore, appartenente a quel Romanticismo che tendeva verso l’infinito: come la sua vita, un romanzo e come i suoi quadri, malinconiche favole dipinte.
Alcuni cenni biografici:
Nato in Pomerania, a Greifswald, nel 1774 e morto nel 1840 a Dresda, Friedrich vive una vita, noi immaginiamo, sofferta e irrefrenabile. Giovanissimo perde la famiglia nel giro di pochi anni e in modi diversi, ma la morte non sarà un crudele elemento divoratore nella sua arte, bensì, noi vogliamo credere, una malinconica ispirazione legata a rassegnazione.
Dall’età di vent’anni Friedrich studia arte con interesse e passione e giunge a Copenaghen per studiare all’Accademia d’Arte, un’eminenza. I suoi favoriti sono gli acquerelli e ritratti a matita. Tornato in Germania, studia all’Accademia d’Arte nazionale ed è da questo momento in poi che dipinge i suoi quadri più famosi ed emozionanti, prendendo ispirazione dalla natura e dalle persone per miniare nuovi elementi di vita, morte e immortalità. Lo sfondo di una sua opera ideale è lontano, verso il quale tutto tende, perdendosi inevitabilmente.
Al di là dell’interpretazione dei singoli quadri, che rappresentano comunque la vita interiore di Friedrich, la sua vita “esteriore” è segnata da amicizie rilevanti con artisti di diverse nazionalità e tendenze e nobili dell’epoca, il matrimonio e la nascita due figlie, e dall’assegnazione di una cattedra all’Accademia di Dresda che rimarrà vuota. Coincide con questo incarico il sorgere di una malattia improvvisa che tuttora si ignora. Friedrich viaggia ancora in Germania, ma la malattia lo segna per sempre. Muore per le conseguenze di un infarto che cerca di curare fino alla fine e viene sepolto nel cimitero della Trinità di Dresda.
La sua arte resta una suadente testimonianza di uno spirito romantico che muove e giunge al simbolismo, che atterrisce per una dolcezza insospettabile, che tocca il cuore, la cosa più importante e il punto di partenza di tutto, visibile e invisibile, sensibile e intangibile, amabile e pungente.
Articolo di Sabrina Bottaro.
Alcuni dei quadri più importanti di Caspar David Friedrich:
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