La Sängerhalle (sala dei Cantori) è una delle
sale più importanti del castello. Sullo sfondo una sorta di separè divide lo spazio
dei cantori dal resto con l’ausilio di scalini e colonne, come fosse un piccolo
palcoscenico privato. La Sängerhalle aveva infatti scopo prevalentemente ludico.
Le pareti sono letteralmente tappezzate dalle raffigurazioni della saga di
Parsifal e del Santo Graal. Il soffitto a cassettoni invece rappresenta i segni
zodiacali.
Ludwig II volle così tributare un riconoscimento al medioevo
cavalleresco e alle saghe, mondo in cui lui stesso si riconosce e in cui
si identifica con i protagonisti quali Tannhäuser, Lohengrin e lo stesso
Parsifal. Lungo la parete delle finestre la decorazione continua immortalando
vicende particolari del mito come la scena della corona persa da Lucifero nella
sua discesa agli Inferi, recuperata poi per il Santo Graal. Sotto al soffitto
ligneo a spioventi si ammirano pregevoli lampadari. La sala è infine
impreziosita da arredi tra cui panche e candelabri.
Speisezimmer: La sala da pranzo è una delle stanze private di Ludwig decorata e rivestita con boiseries di quercia; pitture murali incorniciate da pannelli del medesimo materiale ritraggono la battaglia di Sigfrido con il drago (tratta dalla saga dei Nibelunghi). Anche qui domina l’accuratezza dei dettagli come i tessuti, i ricami e le guarnizioni che con i loro colori caldi conferiscono accoglienza e familiarità alla sala.
La Schlafzimmer (camera da letto): Il ciclo pittorico che circonda la stanza reale è quello della leggenda di Tristano e Isotta. È ricca di arredamenti sontuosi: il letto, elemento fondamentale della stanza, è in stile neogotico tutto lavorato e con drappi in seta ricamati. Accanto ad esso un lavabo assume la forma di un cigno argentato (animale araldico di Ludwig che compare anche nel nome stesso del fiabesco palazzo), qualche sedia tappezzata di color blu e una stufa in maiolica adornata da figure tratte dalla saga sopraccitata sempre intagliate.
Wohnzimmer: Il salotto è dotato di alcune colonne che creano una zona intima dove potersi intrattenere e appartare. In esso si trova un armadio con decorazioni ancora riferite a poemi medievali così come il ciclo pittorico della stanza dedicato alla saga di Lohengrin.
Arbeitszimmer: Al terzo piano del castello lo studio del re si ispira ancora una volta a Wagner con il suo Tannhäuser. Vicino al camino si trova lo scrittoio sempre in legno intagliato. L’armadio dell’ Arbeitszimmer conservava i progetti e gli schizzi di Neuschwanstein.
Thronsaal: La sala del trono risulta incompleta proprio a causa della prematura morte del sovrano. Il soffitto alto quasi cinque metri è influenzato e imita le decorazioni di stampo bizantino il cui culmine è la cupola abbellita da stelle dipinte. L’abside, dove avrebbe dovuto essere collocato il trono, risulta vuota. Le pitture sono qui di stampo religioso: ritraggono infatti Cristo e gli apostoli oltre a mostrare le imprese di vari santi. Ai lati della spettacolare stanza vi sono colonne che ne delimitano il perimetro, mentre il pavimento è costituito da un enorme mosaico raffigurante oggetti naturali e animali.
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