Bertolt Brecht è il principale drammaturgo tedesco del Novecento. Nato nel 1898 ad Augsburg (Augusta - Baviera) scoprì presto il suo amore per il teatro. Il suo esordio in teatro era fortemente influenzato dall'Espressionismo, ma presto aderì allo schieramento marxista e sviluppò la teoria del "teatro epico" secondo cui lo spettatore non doveva immedesimarsi, ma era invitato a tenere una distanza critica per riflettere su quello che si vedeva in scena. Canzoni, elementi parodistici e una sceneggiatura molto ben studiata dovevano creare un effetto di straniamento, un distacco critico. Lo spettatore doveva imparare qualcosa. Il teatro di Brecht offre una grande varietà di storie e casi umani, oppure rivisitazioni di drammi storici che ancora oggi sanno incantare il pubblico per la loro arguzia, modernità e impostazione scenica.
Nel 1933 dovette emigrare in America, raggiunta via Danimarca e Mosca. Quando tornò in Germania, nel 1948, fondò a Berlino Est un proprio teatro, il "Berliner Ensemble", dove cercò di realizzare le sue idee, facendo diventare questo teatro uno dei più affermati in Germania. Nonostante le sue convinzioni marxiste era spesso in contrasto con le autorità della Germania dell'est. Morì nel 1956 a Berlino.
La vita di Brecht - dati e fatti:
1898
Bertolt Brecht nasce il 10 febbraio 1898 ad
Augusta
(Baviera) come primo di due figli di Berthold Friedrich Brecht e Sophie Brezing,
in una famiglia benestante. Il padre è cattolico, sua madre protestante, i
genitori decidono di educare il giovane Brecht nella fede protestante.
1904 - 1917
Brecht frequenta la scuola elementare e il Realgymnasium, con buoni risultati. Già a partire dal
1913 comincia a scrivere
poesie e testi per un giornalino della scuola. Compone canzoni, suona con la
chitarra, e organizza scorribande notturne. Già a scuola Brecht mostra un
comportamento anticonformista. Quando
scrive un tema in classe esprimendosi polemicamente contro la morte eroica in guerra
provoca un piccolo scandalo e evita per poco l'espulsione dalla scuola. Nel
1917
ottiene il diploma d'emergenza concesso anzitempo a causa della guerra. Nello
stesso anno si iscrive all'Università di Monaco di Baviera studiando, ma in modo
discontinuo, medicina e filosofia.
1918
Nell'ottobre 1918 viene chiamato a fare l'infermiere in un
ospedale di Augusta, ma deve lavorare lì solo per un mese, perché in novembre
finisce la guerra.
Continua a frequentare l'università, ma si interessa sempre di più per il
teatro, è molto influenzato dell'espressionismo, la parola d'ordine diventa
"ribellione". Scrive la celebre poesia La leggenda del soldato morto
e il suo primo dramma Baal che, come molte delle sue opere,
subirà varie modifiche negli anni successivi.
Bertolt Brecht in una foto del 1920 quando si esibiva nel
locale "Lachkeller" (cantina delle risate)
suonando il flauto (il secondo da sinistra) insieme al grande comico bavarese Karl Valentin (al centro
con la tuba).
foto:
Autore sconosciuto
1920 - 26
Dopo la morte della madre nel 1920 Brecht si trasferisce
definitivamente a Monaco di Baviera dove entra nel gruppo dei
celebri cabarettisti bavaresi Karl Valentin e
Lisl
Karlstadt, con cui si esibisce in spettacoli clowneschi. Valentin
influenza molto le sue opere successive, ma il modello più importante in quegli
anni è Frank Wedekind, che attacca la borghesia dando voce a personaggi
"maledetti" che si vendicano di un mondo disumanizzato.
1922
Brecht vince il Premio Kleist per la sua opera
Tamburi
nella notte. Sposa la cantante Marianne Zoff, ma il
matrimonio dura poco, nel 1927 divorziano. Per tutta la sua vita i rapporti di
Brecht con le donne sono piuttosto turbolenti e spesso avevo rapporti con due
donne contemporaneamente.
1924
Si trasferisce da Monaco a Berlinodove lavora con
Carl Zuckmayer come drammaturgo presso il Deutsches Theater.
1926 - 30
Studia Hegel e Marx e si avvicina al
marxismo. Sviluppa la sua
teoria del teatro epico che si avvale di una particolare
tecnica di recitazione, il cosiddettoeffetto di straniamento
che è diametralmente opposta alla tecnica tradizionale che promuove
l’immedesimazione dello spettatore. L’attore sulla scena non dà luogo alla totale metamorfosi nel
personaggio da rappresentare, egli mostra il proprio personaggio, "mantenendo il
contegno di chi si limita a suggerire, a proporre", tenendosi a distanza dal
personaggio e sollecitando lo spettatore alla
critica del personaggio.
1928
Brecht scrive la commedia L'opera da tre soldi su musica di
Kurt Weill che diventa il maggior successo teatrale della
Repubblica di Weimar e che viene rappresentato fino ad oggi in molti teatri del
mondo.
1928 - 30
In quegli anni Brecht scrive alcuni pezzi teatrali, i cosiddetti "Lehrstücke"
(drammi didattici), p.e. La linea di condotta, in cui Brecht mette in
scena tematiche marxiste.
a sinistra: la locandina dell'Opera da tre soldi, nel 1928 a destra: il soprano Alicia Murillo canta la "Ballata del ruffiano"
dell'Opera da tre soldi, nel 2007
foto:
H.-P.Haack /
Joe Mabel
Il soprano Alicia Murillo canta la "Ballata del ruffiano" dell'Opera da tre soldi, nel 2007
foto:
Joe Mabel
1929
Brecht sposa l'attrice Helene Weigel che ha conosciuto nel 1922
e dalla quale ha già avuto un figlio, quando era ancora sposato con
Marianne Zoff.
1933
Adolf Hitler viene eletto cancelliere del Reich. Brecht, che ha
già avuto pesanti minacce da parte dei nazisti, è costretto a fuggire. Al
momento dell'avvento al potere di Hitler si trova a Berlino ricoverato
all'ospedale e, senza neanche passare da casa sua, fa le valigie e fugge
all'estero, insieme alla famiglia ed alcuni amici.
Nei primi otto anni dell'esilio Brecht cambia spesso paese, "cambio più spesso
paese delle scarpe" come scrive ironicamente in una sua poesia. Prima va a
Praga e poi a
Vienna e Parigi. Ma anche
Parigi non è sicuro. Un'amica invita Brecht e sua moglie a venire in
Danimarca dove vive per cinque anni. Quando le truppe naziste
attaccano anche la Danimarca e la Norvegia Brecht passa, nel 1940, prima in
Svezia e poi in Finlandia. Vuole andare in
America per lavorare come regista a Hollywood, ma il passaporto si fa attendere.
Così va prima a Mosca e, attraversando in treno tutta la
Russia,
si imbarca a Vladivostok per arrivare infine in California, nel
1941.
Nonostante la vita dura in esilio Brecht è molto produttivo: in quegli anni
scrive Madre Coraggio e i suoi figli, Vita di Galileo,
La resistibile ascesa di Arturo Uie
Il signor Puntila
e il suo servo Matti
che fanno parte delle opere più mature di Brecht.
Una rappresentazione di "Il signor Puntila e il suo
servo Matti", nel 2010
foto:
Pvasiliadis
1941 - 47
In quegli anni l'America è affollata di scrittori e artisti tedeschi e austriaci
in esilio. L'America li accoglie volentieri, ma la loro vita non è facile: con
la cultura tedesca non si fanno tanti soldi né a Hollywood, né a Broadway.
Brecht lancia innumerevoli progetti per film e rappresentazioni teatrali, ma fa
molta fatica: o non trova i produttori per le sue idee, o gli attori che vuole
avere. Non vuole accettare le modifiche che gli propongono per venire incontro
ai gusti americani e così è quasi sempre in difficoltà economiche, cosa che non
gli dà la tranquillità per dedicarsi a nuove opere. Tra il 1942 e il 1945 scrive
comunque il dramma Schweyk nella seconda guerra mondiale.
1947
Finita la guerra nel 1945, Brecht comincia subito a pensare al
ritorno in Europa, ma non è facile trovare un visto per un paese che gli offre
la possibilità di vivere con il teatro. Stava già facendo le valigie per partire
quando, nel 1947, viene chiamato ad essere interrogato dalla
Commissione per le attività antiamericane. Sono gli anni della
guerra fredda e in America è scoppiata una isterica paura di spie sovietiche.
Insieme ad altri 18 rappresentanti del cinema di Hollywood (tra cui Charlie
Chaplin, Walt Disney e Gary Cooper) Brecht deve difendersi dall'essere un membro
del partito comunista che cospira con l'Unione Sovietica. Brecht nega tutto (ed
è vero, non è mai stato membro del partito) e, interrogato sulle sue opinioni
politiche si presenta, in modo piuttosto furbesco, come un innocente scrittore
antinazista. Vuole solo scappare dall'America e infatti, già ventiquattro ore
dopo questo farsesco interrogatorio, Brecht è in aereo per tornare in Europa.
Bertolt Brecht e Helene Weigel durante la manifestazione del
1° maggio 1954 a Berlino,
si trovano sul carro del loro teatro, il "Berliner Ensemble"
foto:
Horst Sturm / Bundesarchiv
1948 - 56
a prima tappa del ritorno di Brecht dall'esilio èZurigo,
infatti la Svizzera è l'unico stato che gli permette di trovare una sistemazione
almeno provvisoria. Brecht vuole fare teatro, possibilmente in un teatro tutto
suo che gli permette di sperimentare e di applicare le sue teorie. A Zurigo
rimane per un anno e quando vede una possibilità per lui a
Berlino Est
torna in Germania e fonda il teatro Berliner Ensemble che
diventa una delle più importanti compagnie teatrali europea.
Dopo il suo ritorno in Germania Brecht si dedica quasi completamente
all'attività di regista e mette in scena numerose opere teatrali suoi e di altri
autori, di solito rielaborate da lui. L'unica nuova opera che comincia a
scrivere - ma che alla fine rimane incompiuta - è Turandot ovvero il
Congresso degli Imbiancatori.
1953
Il 17 giugno 1953 a Berlino scoppia una rivolta operaia contro
alcune nuove misure dello stato socialista della DDR che avrebbero peggiorato la
situazione già precaria degli operai. Questa rivolta si propaga velocemente in
numerose città dell'est, ma gli scioperi, le manifestazioni e le altre proteste
vengono violentemente soppressa, anche con l'aiuto di carri armati sovietici.
Brecht scrive una lunga lettera al governo in cui critica gli scioperi e
sostiene genericamente il governo, ma allo
stesso tempo si esprime molto criticamente nei confronti delle norme governative
che hanno provocato la disperata reazione degli operai e invita il governo a
fare autocritica e a ritirarle.
Ma il governo della DDR pubblica solo la parte della lettera di Brecht che fa
comodo a loro, le aspre critiche contenute nella lettera di Brecht non vengono
rese pubbliche. Brecht è costernato e quando vede che, come reazione a questa
falsa immagine creata dal governo, quasi
tutti i teatri della Germania e dell'Europa occidentale cominciano a boicottare
i suoi testi, è quasi disperato. In una sua poesia scrive, tra l'ironico e il
sarcastico, che il governo, se non è contento del popolo, farebbe meglio
scegliersene un'altro.
Negli anni successivi Brecht aumenta i suoi sforzi per aprire una discussione
aperta sugli errori della politica del governo socialista, ma non ottiene
risultati. Visto che comincia anche di sentire i sintomi della stanchezza
dell'età si concentra sempre di più sul suo vero, grande amore: il teatro.
1956
Nel 1956 Brecht è già da tempo in cattive condizioni di salute. All'inizio di
maggio si fa ricoverare in ospedale per curare i postumi di un'influenza da
virus. Muore il 14 agosto 1956 a causa di un infarto
cardiaco.
La casa di Bertolt Brecht und Helene Weigel a Buckow nel
Brandeburgo, dove vissero dal 1952
foto:
Lienhard Schulz
Le opere più importanti di Brecht:
1918 - Baal (Baal)
1919 - Tamburi nella notte (Trommeln in der Nacht)
1918-26 - Un uomo è un uomo (Mann ist Mann)
1921 - Nella giungla delle città (Im Dickicht der Städte)
1927-29 - Ascesa e caduta della città di Mahagonny (Aufstieg und Fall der Stadt Mahagonny)
1928 - L'opera da tre soldi (Die Dreigroschenoper)
1929 - Santa Giovanna dei Macelli (Die heilige Johanna der Schlachthöfe)
1930 - La linea di condotta (Die Maßnahme)
1931 - La madre (Die Mutter)
1936-37 - I fucili di Madre Carrar (Die Gewehre der Frau Carrar)
1937-38 - Terrore e miseria del Terzo Reich (Furcht und Elend des Dritten Reiches)
1938-39 - Vita di Galileo (Leben des Galilei)
1939 - Madre Coraggio e i suoi figli (Mutter Courage und ihre Kinder)
1940 - Il signor Puntila e il suo servo Matti (Herr Puntila und sein Knecht Matti)
1941 - La resistibile ascesa di Arturo Ui (Der aufhaltsame Aufstieg des Arturo Ui)
1944 - Il cerchio di gesso del Caucaso (Der kaukasische Kreidekreis)
1949 - Storie da Calendario (Kalendergeschichten)
1953 - Turandot ovvero il Congresso degli Imbiancatori (Turandot oder Der Kongress der Weißwäscher)
Altre pagine su Berolt Brecht:
"Vita di Galileo" L'opera di Brecht più rappresentata nei teatri del mondo.
"L'Opera da tre soldi"
Sull'opera più conosciuta di Brecht con cui, nel 1929, è diventato famoso.
"Madre
Coraggio e i suoi figli"
Questo dramma è uno dei capolavori di
Bertolt Brecht, è una denuncia degli orrori delle guerre.