L'attrice Elisabeth Scherer nel ruolo della Madre Coraggio
durante la prima del Landestheater di Coburg, nel 1965
foto:
www.elisabethscherer.de
Madre Coraggio e la guerra:
Scritto nel 1939, alla vigilia della seconda guerra mondiale, "Madre Courage
e i suoi figli", uno dei capolavori di Bertolt Brecht, è una denuncia degli
orrori delle guerre.
Questo dramma di Brecht è ambientato tra il 1624 e il 1636, durante la
guerra dei trent'anni. Anna Fierling, madre di tre figli, cerca di
guadagnarsi da vivere seguendo gli eserciti cattolici e protestanti,
vendendo ai soldati merce di tutti i generi. Visto che i soldati in quei
tempi duri sono le uniche persone che hanno i soldi per comprare le sue cose
la guerra le porta buoni affari. Ma la guerra le porta via anche i suoi tre
figli, lasciandola sola.
La protagonista, una “piccola capitalista”, non si rende conto che sarà poi
schiacciata dai regnanti, da quelli che determinano l'andamento della guerra
e dai quali dipendono alla fine anche i suoi affari. Come la maggior parte
delle eroine di Brecht, Anna Fierling è una donna coraggiosa ed energica.
Vive in prima persona il lacerante contrasto tra piccola affarista e madre
che vuole ma non riesce a proteggere i suoi figli. Alla fine la volontà di
tirare avanti con i suoi affari non le permette più di capire che la guerra
è un male in cui la povera gente può solo perdere.
La guerra gioca per Madre Coraggio il doppio ruolo di salvezza e
distruzione. La guerra è voluta dai "grandi" e colpisce alla fine
soprattutto la vita della povera gente. Brecht mostra tutti i lati della
guerra, dalle ingiustizie commesse dai soldati alla prostituzione, alle
torture, alle differenze tra soldati comuni e generali, al come le persone
diventino egoiste e tutte le virtù siano nascoste e i valori ribaltati.
Un classico esempio del "teatro epico" di Brecht:
Alla fine degli anni venti Brecht aveva sviluppato la sua teoria del teatro epico che si avvale di una particolare
tecnica di recitazione, il cosiddetto effetto di straniamento
che è diametralmente opposta alla tecnica tradizionale che promuove
l’immedesimazione dello spettatore. L’attore sulla scena non dà luogo alla totale metamorfosi nel
personaggio da rappresentare, egli mostra il proprio personaggio, "mantenendo il
contegno di chi si limita a suggerire, a proporre", tenendosi a distanza dal
personaggio e sollecitando lo spettatore alla
critica del personaggio.
In quest'ottica Brecht inserisce del dramma 12 canzoni che interrompono
l'andamento dell'azione e che permettono agli spettatori di analizzare
imparare, riflettere e trarre delle conclusioni della realtà rappresentata.
La prima del film "Mutter Courage und ihre Kinder"
nel
cinema "OTL" di Berlino, nel febbraio 1961
foto:
Irene Eckleben / Bundesarchiv
"Ballade vom Weib und dem Soldaten":
"Ballade vom Weib und dem Soldaten",
una delle 12 canzoni del dramma di Brecht, qui cantata da Gisela May
"Antigone"
Tesina universitaria di Maura Felice. Qui ne potete leggere un abstract. Se l'argomento vi interessa potete
mettervi in contatto con l'autrice.
Il teatro di Brecht e la musica
Sugli aspetti musicali del teatro di Brecht. Con i video di tre canzoni di Kurt Weill scritte per le opere di Bertolt Brecht.