Come evoca la stessa denominazione, l’esposizione permanente inquadra,
incornicia e addensa tutto ciò che può ricordare il quarantennio della
Repubblica Democratica Tedesca (1949-1990).
La famosa "Ostalgie", adeguatissimo neologismo per definire la nostalgia che
accomuna una parte degli ex cittadini della DDR, si concretizza anche qui.
Inaugurato nel 2006 questo piccolo museo è già diventato una
sorta di luogo di culto, accogliendo qualche milione di visitatori. A
visitarlo non sono solo turisti, bensì molti concittadini berlinesi tutti
curiosi di vedere, o rivivere, la realtà quotidiana dall’altra parte del
muro, di uno stato che ormai non c’è più. Inutile sottolineare il valore
istruttivo di tale istituzione. Berlino è da sempre una città ricoperta di
storia, soprattutto quella novecentesca.
Ricostruzione di una stanza di un collaboratore della
STASI,
la polizia segreta della DDR. Qui si ascoltavano le telefonate degli oppositori
del regime socialista. Come nel film "Le vite degli altri".
foto:
Lokilech
Le sale del museo:
Il DDR-Museum si presenta con
diverse sale ognuna delle quali in grado di aprire finestre e squarci su
tutti gli aspetti della vita nell’ex repubblica democratica. E sono davvero
tanti, tutti incastonati lì come viva testimonianza storica. Si parte dalla
ricostruzione di un tipico appartamento di Berlino est, arredato di tutto
punto con lampade, mobili e oggetti vari della quotidianità. Un televisore
trasmette tipici programmi dell’epoca sovietica, tra cui il famigerato
tele-cinegiornale "Der Augenzeuge" (Il testimone oculare). Rimanendo nella
sfera domestica è osservabile anche una cucina tipo con i relativi
elettrodomestici, collegata allo “shopping”, ovvero evidenziando come la
gamma di cibi e di prodotti utilizzabili fosse all’insegna della privazione.
Altri memorabilia sono macchine da scrivere, la radio, i libri e le letture
dell’epoca, orologi, sveglie, enormi giradischi e i prodotti di consumo
alimentare: dal caffè Mocca-Fix, la vita-cola, passando per i fagioli
Tempobohnen, la birra Roter Oktober fino ai conosciuti cetriolini dello
Spreewald. Tutt’intorno busti, targhe, insegne e bandierine.
Ricostruzione di un tipico appartamento di Berlino-est,
a sinistra la cucina, a destra il soggiorno.
foto:
DDR-Museum
Una sala a parte per la mitica utilitaria con motore a due tempi, la Trabant
o Trabi, croce e delizia dei cittadini della DDR che una volta ordinata
andava attesa per una decina d’anni.
Una parte del museo è dedicata alla scuola e all’educazione, nonché alle
organizzazioni giovanili della SED, il partito unico della Germania
orientale, come ad esempio i pionieri. Specularmente si trova l’area del
lavoro e delle professioni più comuni. La presenza opprimente del governo
viene confermata quando si accede al reparto dove viene riproposta e
ricostruita una stanza degli interrogatori e gli uffici della Stasi (vedi la
foto sotto e quella in alto). Non potevano mancare anche i riferimenti al
muro.
La riproduzione di un tratto del muro che ha diviso
Berlino tra il 1961 e il 1989
foto:
DDR-Museum
Altre sale ripropongono simboli chiave dell’epoca come gli Ampelmännchen,
gli omini rossi e verdi protagonisti dei semafori e oggi diventati oggetti
di culto o Sandmann, "Sabbiolino", che allietava i bambini nei cartoni animati
dell’est. Il museo reca con sé lo slogan “Geschichte zum Anfassen”, ovvero
"storia da toccare con le mani". Geniale. Qui più che in altri luoghi la storia
diventa palpabile nel senso concreto del termine. Si toccano le
ricostruzioni ad hoc dei prefabbricati in scala, i pezzi da esposizione,
armadi, porte, tutto può essere utilizzato. Oggetti, scuola, lavoro, vita
sportiva, vacanze, vita militare, feste, vestiario, canzoni, motti, tutto è
custodito in teche con cassetti e sportelli rigorosamente apribili. Ogni
cosa coinvolge.
Nel museo si possono vedere tanti oggetti della vita
quotidiana,
qui un televisore portatile e una radio, di produzione della DDR.
foto:
DDR-Museum
Il percorso tematico
dell’esposizione, sapientemente calibrato e organizzato, oltre all’uso
dell’interattività, compone un viaggio virtuale nella storia. Per un po’ si
diventa cittadini della Germania est. Le cose da vedere sono molte. Serve
dunque tempo e curiosità. È consigliabile leggere attentamente i cartelli
che narrano la storia del periodo (nonostante siano solo in tedesco e in
inglese). Solo così si può comprendere a pieno quanto quella vita normale e
quotidiana fosse in realtà lo spettro di se stessa, in un mondo dove tutto
era uguale, dove vita pubblica e privata si amalgamavano nel bene così come
nel male. Un’esposizione che va oltre il fenomeno turistico e di
merchandising.
Un tuffo in un passato recente, ma così diverso:
Beninteso che il DDR-Museum non costituisce l’unico caso a Berlino di
mostra sulla quotidianità dell’est. Certo è che racchiude un importante pezzo di storia e civiltà
tedesca. Dà modo di approfondire e ampliare le conoscenze su un periodo che
rischierebbe di annebbiarsi nel tempo o, peggio, di cadere vittima di
predeterminati cliché e stereotipi. Un settore della mostra permanente è poi
dedicato alle testimonianze concrete della popolazione che abitava ad est
con video interattivi, interviste. Numerosi pezzi esposti provengono proprio
da famiglie private che hanno lasciato questi beni al museo.
Il ristorante del museo, arredato rigorosamente in stile
DDR,
con il dipinto murale "Das Lob des Kommunismus" (L'elogio del comunismo).
foto:
DDR-Museum
Una volta
conclusa la visita ci si può rilassare presso il negozio di souvenir o al
ristorante interno, anche quest’ultimo rigorosamente in stile DDR sia negli
arredi, sia nel cibo (zuppe e wurst a volontà con salse e aromi tipici). Con
il costo dell’ingresso si può fare un salto nella storia, in un’epoca che pur non essendo
distante da quella attuale era così diversa.
In questi anni il museo
ha avuto un tale successo da essere ampliato di recente da nuovi spazi e
reperti, con tanto di orgoglio teutonico per la riuscita di questa non
facile scommessa.
Per chi vuole visitare il Museo della DDR:
Indirizzo: DDR Museum Karl-Liebknecht-Str. 1, 10178 Berlin-Mitte (di fronte al duomo di Berlino)
Orari di apertura: lunedì – domenica dalle 10 alle 20, sabato dalle 10 alle 22 nessun giorno di chiusura, aperto 365 giorni all'anno