La rivoluzione del 1848 - combattimenti nelle strade di Berlino.
Gli obbiettivi erano più diritti democratici e una Germania unita.
Quadro:
autore sconosciuto
Come e quando è nata l'idea di una Germania unita?
Fino alla fine del '700 non esiste nessuna consapevolezza nazionale tra gli
abitanti del "Sacro Romano Impero di Nazione Tedesca". Questo impero che,
nel corso dei secoli, aveva sempre meno forza unitaria, con un "imperatore"
i cui poteri andavano poco oltre a quello simbolico, era frantumato in circa 300
principati, ducati, granducati e città libere totalmente autonomi, che
spesso si facevano anche la guerra tra di loro. Ci si sentiva sassone,
bavarese, svevo, frisone, prussiano o austriaco, ma raramente "tedesco".
L'idea della Germania unita nasce solo nella lotta comune contro l'imperatore
francese Napoleone che, all'inizio dell'800, aveva
invaso e occupato tutta la Germania. Ma questa
idea di una Germania unita era accompagnata anche da richieste democratiche, inaccettabili per i governanti, che erano tutt'altro che democratici.
L'imperatore dell'Austria non volle neanche sentir parlare di
una Germania unita e così una delegazione di parlamentari riunitasi durante la
rivoluzione del 1848 per elaborare una costituzione di una Germania
futura si recò a
Berlino per offrire la corona di "Imperatore della Germania" a Federico
Guglielmo IV, re della Prussia. Ma questi rispose seccamente:
"Non mi metterò mai in testa una corona di merda".
Per lui la corona poteva essere conferita solo con la grazia di Dio e non
con quella del popolo. E con questo la
rivoluzione del 1848 era fallita.
Chi voleva l'unità?
A questo punto entrò in campo
Otto von Bismarck, un uomo politico prussiano molto abile e senza troppi scrupoli.
Bismarck aveva capito che
la Germania veniva unita o "dal basso", cioè dal popolo - con tutti i rischi che questo comportava (bisogna ricordarsi che Carlo Marx aveva già scritto il suo "Manifesto dei comunisti")
- o "dall'alto", cioè da qualcuno abbastanza forte da poter costringere gli altri stati ad aderire a questa "Germania unita". Chiaramente, voleva essere la Prussia
alla guida di questo nuovo stato.
Per la verità, neanche Bismarck era
molto entusiasta dell'idea di una Germania
unita: era troppo prussiano per vedere la Prussia in uno stato insieme a 30
altri stati tedeschi. Ma la questione dell'unità divenne sempre
più urgente da risolvere, anche per liberare lo sviluppo economico,
ostacolato da troppi confini e dogane interni e da troppe leggi diverse.
Il problema più importante da affrontare fu l'Austria. La Prussia fece di tutto per provocare e
rafforzare i contrasti con l'Austria, che, un po' alla volta, fu emarginata.
In questo modo la Prussia conquistava una posizione sempre più forte tra gli
altri stati tedeschi. Nel 1866 Bismarck provocò, per futili
motivi, una guerra
con l'Austria e inflisse agli Asburgo una schiacciante disfatta militare. La
Confederazione degli stati tedeschi, fondato nel 1815 e fino ad allora capeggiata dall'Austria fu
sciolta. Al suo posto venne costituita una Confederazione della Germania
settentrionale sotto l'influenza della Prussia. La Prussia incassò
altri territori al nord della Germania e raggiunse così la sua massima
estensione. Nel 1871, su 40 milioni abitanti della Germania 24 milioni vivevano
nei vari territori della Prussia.
Ma come fare a convincere all'unità gli altri stati tedeschi, tutti orgogliosi di
essere indipendenti? La soluzione
per questi problemi era trovata presto: si provocava una
guerra contro la Francia, il "nemico storico" numero uno della Germania, una guerra alla quale nessuno stato tedesco poteva dire di no.
La Germania è nata nella guerra:
Questa guerra (1870-1871) rafforzò da una
parte i sentimenti nazionali, dall'altra parte servì a far capire a tutti la
forza militare che la Prussia nel frattempo aveva raggiunto. Così, vinta la
guerra, tutti si piegarono alla Prussia che in alcuni casi aveva anche usato la forza
irresistibile del denaro per
convincere certi stati tedeschi riluttanti ad accetare una riduzuione della loro sovranità.
La proclamazione del Reich della Germania, nel 1871,
nella Sala degli specchi del castello di Versailles a Parigi.
Quadro di Anton von Werner (1885)
fonte: Wikimedia Commons
Il modo in cui è stato costituito questo nuovo stato rappresentava una
provocazione senza precedenti nei confronti della Francia che la umiliava
profondamente: la cerimonia ufficiale della costituzione della nuova
Germania fu celebrata, quando le truppe tedesche avevano occupato Parigi,
nella Sala
degli specchi, la sala più prestigiosa del palazzo reale di Versailles, centro e simbolo della monarchia francese (vedi il quadro
sopra che raffigura questa scena). Una umiliazione che i francesi non dimenticarono e che contribuì a cimentare la "storica" inimicizia tra i due popoli fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Inoltre, la Francia dovette cedere alla Germania le due province
Alsazia e Lorena. Questi territori erano molto
importanti per i ricchi giacimenti di ferro e per le industrie siderurgiche,
meccaniche, alimentari e tessili.
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