La duchessa Anna Amalia di
Sassonia-Weimar-Eisenach (1739-1807) fu una donna straordinaria.
Nel 1756 la sedicenne principessa sposò il duca Ernesto Augusto Costantino e
dopo la prematura morte di quest'ultimo - morì già a 21 anni - Anna Amalia
assunse a 19 anni la reggenza del ducato, in nome di suo figlio
Carlo Augusto, che aveva solo 2 anni,
fino alla sua maggiore età, cioè per ben 16 anni.
Come reggente
Amalia dovette combattere contro l'inerzia dei consiglieri e dei nobili
terrieri. Ella iniziò le riforme del sistema giudiziario, delle forze di
controllo dell'ordine sociale e del sistema educativo, che tuttavia rimasero
incomplete.
Quando suo figlio Carlo Augusto, con il raggiungimento
della maggiore età, assunse i pieni poteri nel ducato Anna Amalia divenne
un'importante mecenate della corte di Weimar promuovendo le scienze e le
belle arti. I suoi interessi riguardavano soprattutto il disegno, le lingue
straniere (imparò l'inglese, l'italiano ed il greco), la letteratura, la
musica e il teatro. Inoltre amava viaggiare, trascorse gli anni dal 1788 al
1790 a Roma e a Napoli. La sua casa nel Wittumspalais
(nel Theaterplatz) divenne il centro della vita letteraria e sociale di
Weimar. Dal 1808 al 1848 si riunì lì anche la loggia massonica Amalia.
Già dal 1691 esisteva a Weimar una biblioteca
della corte che negli anni della reggenza di Anna Amalia e poi di
suo figlio Carlo Augusto fu notevolmente ampliata e arricchita. Un grande
contributo alla crescente fama di questa bellissima biblioteca (nella foto
sopra la sala rococò) lo fornì anche Goethe che ne fu il
direttore per 35 anni. Nel 1991 la biblioteca fu rinominata
Herzogin-Anna-Amalia-Bibliothek
(biblioteca della duchessa Anna Amalia), in onore della grande promotrice
delle belle arti. Oggi la biblioteca
raccoglie circa 1.000.000 volumi, di cui 13.000 sul
tema del "Faust", una collezione Shakespeare di 10.000 volumi, molti libri
rari e numerosi manoscritti unici.
Ma negli ultimi decenni del '900, a causa di una scarsa e inadeguata manutenzione, questa biblioteca stava
accumulando dei gravi problemi: l'impianto elettrico non era aggiornato, la climatizzazione non era sufficiente e in molte
parti della biblioteca c'erano problemi di umidità. Urgeva un restauro completo
dell'intero edificio. I primi interventi erano già iniziati, ma ci
volevano somme enormi di denaro e i lavori stavano avanzando solo
lentamente.
L'incendio nella notte del 2 settembre 2004
foto:
Enrico Herzel
La sera del 2 settembre 2004 successe una catastrofe: fu proprio
un difetto dell'impianto elettrico che provocò un disastroso incendio nella
biblioteca. Nonostante l'immediato arrivo dei vigili del fuoco e l'aiuto di
più di 900 persone che, ancora nella notte dell'incendio e nei giorni
successivi, aiutarono a portare fuori dalla biblioteca circa 28.000 libri e
manoscritti, il danno fu devastante. Circa 50.000 volumi e manoscritti
andarono irrimediabilmente persi, 62.000 furono gravemente danneggiati, non
solo dal fuoco, ma anche dall'acqua e dalla schiuma utilizzate per spegnere
l'incendio. Il danno sul patrimonio di libri e manoscritti è stato stimato
in 67 milioni di Euro.
Dopo l'incendio sono arrivati aiuti da tutto il mondo per ricostruire
l'edificio e ripristinare il più possibile il patrimonio di libri. La
ricostruzione dell'edificio che è costato 12,8 milioni di Euro, è stata
terminata già nell'estate del 2007. Finora si è riuscito a restaurare decine
di migliaia di libri e manoscritti, ma ci vogliono ancora tanti soldi e,
nonostante molte donazioni e ri-acquisti di libri bruciati, molte opere
uniche non potranno mai essere sostituite.
L'edificio
della biblioteca oggi, dopo il restauro foto: Colin Smith
Weimar - i luoghi del patrimonio culturale dell'UNESCO:
Sono ben 16 i palazzi, musei, monumenti, giardini e parchi, raccolti nel
complesso culturale Klassisches Weimar,
che dal 1998 sono riconosciti dall'UNESCO come patrimonio culturale
mondiale: