Walther von der Vogelweide, nell'iconografia tradizionale: seduto su
uno scoglio, in posa da poeta meditabondo e malinconico
fonte:
Wikimedia Commons
La sua vita:
Walther von der Vogelweide (1170 circa – 1230 circa) è il più famoso poeta
tedesco del medioevo. Le principali informazioni sulla sua vita provengono
dalle sue composizioni e da occasionali riferimenti da parte di altri
poeti del suo tempo. Si sa che fu di nobile stirpe anche se
probabilmente non apparteneva ai più alti ranghi della nobiltà, ma piuttosto
alla cosiddetta nobiltà di servizio, costituita da semplici cortigiani, la
cui vita era tuttavia molto più agiata rispetto a quella della maggioranza
della popolazione.
Il luogo di nascita di Walther è ignoto, potrebbe essere nato in
Alto Adige.
L'attuale stemma del comune di Laion, tra Bolzano e Chiusa, raffigura un
uccello in una gabbia dorata molto simile alle insegne araldiche nella
famosa immagine di lui (vedi sopra). Questa ipotesi fece anche sì che la
piazza principale di Bolzano venisse dedicata al poeta, dove, nel 1889 è
stata eretta una statua di Walther von der Vogelweide (vedi sotto).
Alla sua epoca, la corte di Vienna, sotto il duca Federico I di Babenberg,
era un importante centro per l'arte e la poesia.Trovò il suo primo mecenate
nel generoso duca e fu lì che il giovane poeta
imparò la sua arte dal celebre maestro Reinmar von
Hagenau. Questo felice periodo
della sua vita, durante il quale produsse la maggior parte delle sue poesie
d'amore, terminò con la morte del duca Federico, nel 1198. Da allora in poi,
Walther passò di corte in corte, offrendo le sue arti in cambio di vitto e
alloggio, sperando sempre che qualche protettore arrivasse a salvarlo da
questa sua "vita da giullare".
Il suo modo di fare non era per nulla tale da garantirgli successo nella vita: la sua critica nei confronti degli uomini e delle loro
maniere era pungente; e anche quando ciò non toccava direttamente i suoi
nobili padroni, i loro subalterni presero spesso misure per liberarsi di
un censore così fastidioso.
Dopo la morte dell'imperatore Enrico VI (1197), quando iniziò la lotta fra l'impero ed il papato, Walther si lanciò ardentemente nella
lotta per l'indipendenza e l'unità germanica. Sebbene i suoi poemi religiosi
provino la sua fede cattolica, rimase fino alla fine un oppositore dei papi, attaccandoli con un'asprezza.
Fu l'imperatore Federico II, che riconobbe
finalmente il suo genio ed il suo impegno per l'impero, e nel 1220 ottenne
da Federico un piccolo feudo vicino a Würzburg che gli
diede una casa e la posizione stabile che aveva desiderato a lungo.
Fu attivo nell'incalzare i principi
tedeschi affinché prendessero parte alla quinta crociata del 1228, e potrebbe aver
accompagnato gli eserciti crociati almeno fino al suo nativo Tirolo. Morì intorno al
1230 e fu sepolto a
Würzburg: la lapide
originale è andata perduta, ma nel 1843 fu eretto un nuovo monumento nel
medesimo luogo, oggi stretto fra le due principali
chiese della città (vedi sotto).
La "Piazza Walther" a Bolzano con una statua di Walther von der
Vogelweide foto:
Mattes Il monumento a Würzburg, dove Walther morì nel 1230 foto:
Hajotthu
La sua poesia:
Walther fu senz'altro il migliore tra i cosidetti
Minnesänger (cantori d'amore) del medioevo. In quarant'anni di attività ha
lasciato un centinaio di composizioni, in forme strofiche diverse, ma tutte
destinate al canto. I suoi contemporanei acclamarono Walther come loro
maestro dei
canti. A differenza dal tradizionale genere del Minnesang in cui
figurava spesso un amore irrealizzabile verso una signora appartenente al
ceto nobiliare, la cosiddetta "Hohe Minne"
(alto canto d'amore), Walther von der Vogelweide unisce la raffinatezza di
queste poesie con la descrizione di un tipo di amore più sensuale nei
confronti di una popolana, la "Niedere Minne"
(basso canto d'amore), creando così liriche di alto valore poetico.
Le sue prime
poesie sono
colme di gioia di vivere, di sensibilità verso la natura e di lodi per
l'amore. In contrasto con
l'astratta cristallizzazione di temi e forme stilistiche prevalenti negli
altri poeti del Minnesang, Walther affronta il realismo, riportando la
vicenda amorosa nella dimensione umana e arricchendola di
notazioni ambientali. Celebre la ballata Under der
linden (Sotto il tiglio) in cui una fanciulla rievoca le ore
trascorse con l'uomo amato: si tratta di una poesia molto immediata e
spontanea, in grado di essere apprezzata anche oggi.
Col tempo i suoi versi
per elogiare l'amore diventano sempre di più una protesta contro le
abitudini corrotte in un'epoca di grandi sconvolgimenti politici.
Walther fu il primo poeta politico di lingua tedesca.
Nella contesa tra l'impero ed il papato, Walther si trovò sempre dalla parte
dell'impero, attaccando i papi anche con durezza. La decadenza dell'autorità
imperiale è sentita da Walther come una sciagura che minaccia di far
trionfare i princìpi del male.
Non è esente,
tuttavia, da contraddizioni: predica la crociata, ma allo stesso tempo
suggerisce la virtù della tolleranza, facendo notare che "nell'adorare Dio,
i cristiani, gli ebrei ed i pagani sono tutti d'accordo".
Altre pagine sulla letteratura tedesca del medioevo:
Breve storia della lingua tedesca
Il tedesco di oggi è molto diverso da quello di 500 o 1000 anni fa. È il risultato di
molteplici mutamenti e influenze subite da altre lingue.
"I Nibelunghi"
Molti film e libri di "Fantasy" di oggi hanno le radici nelle leggende dei popoli.
Miglior esempio: "I Nibelunghi".