Nei Mercatini di Natale si possono comprare tante cose belle e buone!
Il racconto del viaggio e le foto sono di:
Fulvia Dudine
Nei Mercatini di Natale si possono comprare tante cose belle e buone!
Il racconto del viaggio e le foto sono di:
Fulvia Dudine
1a tappa del viaggio: Ulm
Dopo la partenza da
Trieste abbiamo trovato tanta neve in
Austria che in Germania si è trasformata in un diluvio, e anche
nebbia. Cominciamo bene!
Siamo arrivati sfiniti (e con gli occhi fuori dalle orbite) di sera a
Ulm, al confine tra il Baden-Württemberg e la Baviera. Almeno non pioveva più.
Dopo una confortante ed abbondante cena, decidiamo di smaltirla con un
giretto nella zona pedonale della città.
Ci siamo resi conto immediatamente che, in Germania, il Natale è una
cosa diversa. Lo si respira in ogni angolo: gli addobbi delle case, le
luci alle finestre, le vetrine dei negozi, le strade - tutto luccica
“alla grande”!
E la cattedrale: immensa, altissima con il campanile illuminato, unica
luce nel buio, che si perdeva nella nebbia, in mezzo alle case a
graticcio. C’era qualcosa di magico nell’aria. Il freddo terribile con
un ventaccio gelido e sferzante ci ha fatto ritornare alla realtà e
rifugiarci di nuovo in albergo.
Dopo colazione siamo ritornati in centro per visitare la Cattedrale maestosa
ed austera con le splendide vetrate e poi ci siamo diretti verso la
Romantische Straße un po' preoccupati
per la strada col gelo della notte e la nebbia fittissima.
Ma in Germania le strade sono pulite e la nebbia, avremmo scoperto in
seguito, scompare alle 10 in punto! Ed è anche uscito un po' di sole
proprio quando siamo arrivati a Dinkelsbühl ed è iniziata la magia.
La cittadina ci è apparsa all'improvviso nella bruma subito dopo il fiume
gelato, il sole pallido sfumava i colori, sembrava il film Brigadoon
dove il villaggio compare ogni 100 anni.
Ci siamo resi conto che era tutto reale quando, attraversato il ponte e
sorpassate le mura, abbiamo sentito il rumore del traffico. Che
anacronismo le automobili qui!
Case a graticcio, tetti spioventi, tendine di pizzo, insegne dorate,
portoni dipinti e mille e mille decorazioni natalizie sulle finestre,
sulle porte, sui balconi, dappertutto. Anche il grande presepe nella
chiesa di St.Georg è particolare, invece delle capanne dei pastori a cui
siamo abituati, ci sono le case a graticcio.
Ancora un po' storditi ci siamo recati a Rothenburg ob der Tauber e
siamo passati da una favola all'altra!
Dopo aver attraversate le mura ci siamo fermati ammutoliti!
Una città giocattolo, completamente addobbata per Natale. L'aria
impregnata di profumi di spezie e vin brulé, musichette in sottofondo
con canti natalizi e carillon, la carrozza con i cavalli bianchi che
faceva il giro della città, il mercatino sotto il municipio, i
pupazzetti fatti con la frutta secca, i prosciuttini nei calzettoni e
tanto altro ci sarebbe da dire, fino al carillon in perenne ricordo
della “Grande bevuta” che - secondo una legenda - salvò la città dal saccheggio durante la
Guerra dei 30 anni.
Due doverose parole ancora per il negozio di Käthe Wohlfahrt, dove Natale
dura tutto l'anno: uno non sa dove guardare, annusare, ascoltare, c'è persino una balaustra che si affaccia sulla ricostruzione di un
villaggio con al centro un abete gigante che ruota tra mille scintilli.
Al calar del sole il freddo pungente ci ha fatto fuggire, stanchi e
infreddoliti ma felici di esser tornati bambini per un'intera giornata.
Abbiamo pernottato lungo la strada per Norimberga e al mattino siamo partiti
nella nebbia, che si è dissolta, puntuale, alle 10, anche se il cielo è
rimasto cupo. Abbiamo cominciato con la fortezza
che sovrasta la città. Qualcuno mi aveva
detto che in Baviera d’inverno fa freddo, ma non c’è vento. Non è vero!
Un ventaccio gelido si infilava dappertutto. Meno male che noi, con la
Bora a casa, siamo un po’ allenati. Il panorama sulla città, nei giorni
di sole deve essere strepitoso, visto che anche con le nubi era
notevole.
Siamo
scesi a piedi verso la città vecchia, un gioiellino di case a graticcio.
Abbiamo visitato i monumenti principali segnalati dalla guida, la
Casa
di Albrecht Dürer, la chiesa di S.Sebaldo con due absidi, il Municipio,
ecc. abbiamo visto il carillon di mezzogiorno con i principi che girano
intorno al re e toccato l’anello della fontana che, si dice, porti
fortuna e poi ci siamo lasciati avvolgere dalla magia del mercato con i
suoi dolci e i suoi panini con i wurstel. Magici anche quelli! Peccato
non esser riusciti a visitare il Museo del Giocattolo.
Il tempo, che è tiranno, ci ha fatto ripartire verso
Monaco di
Baviera, nella cui
periferia abbiamo pernottato.
Al mattino abbiamo fatto un giro della zona pedonale sotto il diluvio, ci
siamo inzuppati per vedere il carillon in Marienplatz, ma il grande
negozio con i giocattoli in movimento che rappresentavano le fiabe ci
hanno un po’ confortati. Non abbiamo potuto goderci la città, solo una
“toccata e fuga”. Dopo il pranzo nella famosa
Hofbräuhaus superaffollata
siamo ripartiti avviliti, sia per il tempo impietoso, sia per la fine di
questi pochi giorni passati in un mondo veramente “diverso” dove ancora
tanto ci sarebbe stato da vedere.
Monaco di Baviera ha
una decina di mercatini di Natale, alcuni anche
tematici, con aperture diverse, di solito tra fine novembre e Natale.
Informazioni più dettagliate si trovano al sito di Monaco (vedi sotto).