Viaggio in Germania - La storia della Germania
Viaggio in Germania - La storia della Germania

La Guerra dei Trent'anni 1618 - 1648

Tutte le città e regioni della Germania Germania - poltica e società Come sono i tedeschi? La lingua tedesca Vivere e lavorare in Germania La letteratura tedesca La cultura tedesca La musica tedesca La storia della Germania
La defenestrazione di Praga
La defenestrazione di Praga, avvenuta il 23 maggio 1618, l'evento scatenante della guerra dei trent'anni
Incisione di
Mattäus Merian

Una guerra europea devastante:

La  guerra dei trent'anni fu in realtà una serie di guerre che dilaniarono l'Europa centrale tra il 1618 e il 1648. Fu una delle guerre più lunghe e distruttive della storia europea. Partendo dall'inasprirsi di conflitti religiosi divenne presto una guerra per l'egemonia in Europa.

Anche se le attività militari si svolsero soprattutto nel territorio della Germania fu una guerra alla quale parteciparono, in vari momenti, oltre a molti principi e duchi tedeschi, l'Imperatore del Sacro Romano Impero, la Francia, la Spagna, la Danimarca, il Ducato di Savoia, i Paesi Bassi e la Boemia. Altri, come l'Inghilterra, aiutarono i rispettivi paesi amici con dei finanziamenti più o meno importanti. Le alleanze tra questi paesi delle volte cambiarono, l'amico poteva diventare facilmente nemico, a seconda degli interessi del momento.

Sul numero totale delle vittime nel territorio del Sacro Romano Impero, che intorno al 1600 contava circa 16 milioni di abitanti, ci sono solo stime che vanno dal 20% al 50% dell'intera popolazione. Circa il 40% della popolazione rurale tedesca fu vittima della guerra, delle epidemie e delle carestie causate dalla guerra. Nelle città, la perdita è stimata a circa il 33%. Soprattutto nelle regioni dove passavano e si accampavano i vari eserciti il numero dei morti fu molto alto. Nell Meclemburgo, in Pomerania, nel Palatinato e in parti della Turingia e del Württemberg, che erano particolarmente colpite dalla guerra, solo un terzo dell'intera popolazione sopravvisse gli anni della guerra. Dopo la devastazione economica e sociale, alcune regioni impiegarono più di un secolo per riprendersi dalle conseguenze del tremendo conflitto.

Le cause della guerra:

La riforma protestante che iniziò nel 1517 lacerò l'intera Europa dove fino a quel momento il potere mondano e la chiesa cattolica erano un'unità indistricabili. Dopo numerosi conflitti, politici e armati, tra principati e ducati cattolici e luterani, le due confessioni trovarono, nella Pace di Augusta del 1550, un accordo di coesistenza che sancì ufficialmente la divisione di fatto della Germania. L'accordo prevedeva che ogni sovrano poteva scegliere la confessione che voleva e l'obbligo per i sudditi di seguire la confessione religiosa del proprio sovrano. Se non volevano farlo potevano emigrare. Ma le diffidenze e le paure reciproche non cessarono mai e anche dopo la pace di Augusta tutto il Mitteleuropa era continuamente scosso da crisi e conflitti che avevano quasi sempre sia componenti religiose e politiche.

Un esempio per tutti: nel Cinquecento i Paesi Bassi furono una parte importante dell'Impero Spagnolo. Gran parte dei Paesi Bassi avevano scelto la fede protestante e, a partire dalla metà del Cinquecento, cominciarono a ribellarsi contro la cattolicissima Spagna. La guerra tra la Spagna e i Paesi Bassi è nota come la Guerra deglì ottanta anni (1568-1648). Fu una guerra religiosa ma anche una guerra per l'indipendenza. Negli ultimi trent'anni i conflitti tra di loro si mescolavano con la Guerra dei Trent'anni.

Nel 1618 scoppiò una rivolta, inizialmente solo locale, nel regno della Boemia contro l'autorità imperiale che voleva imporre il cattolicesimo: un gruppo di nobili boemi arrabbiati salì al castello reale di Praga e attaccò i consiglieri presenti, incaricati dal sovrano per amministrare il regno nella sua assenza. La discussione degenerò presto e i ribelli gettarono tre dei consiglieri dalla finestra (la famosa defenestrazione di Praga, vedi l'incisione in alto). Per la loro fortuna i tre caddero in un cumulo di immondizie e si procurarono solo lievi ferite. Ma nel clima politica già incandescente questo gesto infiammò presto mezza Europa.
La frantumazione della Germania nel Seicento
La frantumazione politica del Sacro Romano Impero nel Seicento. Ne fanno parte circa 300 principati, ducati e libere città imperiali. Dominano gli Asburgi i quali regolarmente nominano anche l'imperatore.
Grafica:
Putzger – Historischer Weltatlas

Gli eserciti e il popolo:

La guerra, caratterizzata da gravissime e ripetute devastazioni di centri abitati e campagne, da uccisioni di massa (commessi da tutte le parti), da operazioni militari condotte con spietata ferocia e da micidiali epidemie e carestie, fu una catastrofe epocale.

Gli eserciti dell'epoca non erano stanziali, come lo sono oggi. Per fare una guerra il sovrano doveva recrutare ogni volta dei mercenari, naturalmente a pagamento. Fare la guerra era molto costoso e spesso, quando i combattimenti si tiravano per le lunghe, le truppe non ricevevano più soldi. E così i mercenari dovevano procurarsi da mangiare da soli commettendo saccheggi che colpirono gravemente soprattutto la popolazione rurale. Dove passavano i mercenari non rimaneva viva una mucca, gli eserciti lasciarono dietro di se solo una scia di sangue e di distruzioni.

Delle volte succedette che i contadini, per pura disperazione dei continui saccheggi, si arruolavano in uno degli eserciti, per passare dai saccheggiati ai saccheggiatori, così avevano almeno qualcosa da mangiare.

Le quattro fasi della guerra:

Di seguito gli avvenimenti militari di questa guerra vengono tracciati solo a grandi linee. I nomi delle quattro fasi (boema, danese, svedese, francese) sono solo indicativi perché le forze in campo erano sempre molti.

1618-1624: La fase boema


Ferdinando II d'Asburgo
, l'imperatore del Sacro Romano Impero, sostenuto dalla Spagna cattolica e da Massimiliano di Baviera combattono contro le truppe rivoltose boeme (protestanti) e le sconfiggono nella battaglia della Montagna Bianca (nel 1620, nella Boemia settentrionale), e così Praga cade nelle mani dell'imperatore. Le forze in campo da parte boema erano insufficienti perché anche i Grandi Elettori della Germania, benché in maggiornaza protestanti, appoggiarono opportunisticamente l'imperatore cattolico.

Quindi, già in questa prima fase si vede che i motivi religiosi delle forze combattenti vanno in secondo piano rispetto a quelli politici. Anche nelle successive fasi della guerra succede spesso che i poteri in campo si alleano a seconda dell'opportunità del momento.

1625-1629: La fase danese

In questa fase le battaglie non si svolgono più solo all'interno dell'Impero. Le tensioni religiose e politiche coinvolgono anche la Danimarca che si sente minacciata dai tentativi di Vienna e della Lega Cattolica (un'alleanza fra gli stati tedeschi cattolici in opposizione all'Unione evangelica) di avanzare verso nord, e così la Danimarca entra in guerra contro l'imperatore. Ma l'esercito della Lega Cattolica, guidato da Johann Tilly e quello imperiale, guidato da Albrecht Wallenstein sconfiggono il re danese costringendolo a firmare la pace di Lubecca (1629).

1630-1634: La fase svedese

Ma questa pace non segna affatto la fine della guerra. Adesso la Svezia (protestante) di Gustavo II Adolfo Vasa, interessata ad allargare la sua sfera di influenza sul Mare Baltico, è preoccupata del fatto che un sempre più grande Stato asburgico potesse imporre la sua egemonia nella Germania del nord. Questa preoccupazione adesso fa alleare alla Svezia anche i principi tedeschi del Brandeburgo e della Sassonia. Dopo aver battuto nel 1631 nella battaglia di Breitenfeld le truppe imperiali, gli svedesi e i suoi alleati dilagano in Germania marciando trionfalmente fino a Monaco di Baviera dove entrano nel maggio del 1632, mentre gli alleati sassoni occupano Praga. Ma l'esercito spagnolo, proveniente dall'Italia e destinato ai ribelli olandesi, viene in aiuto a quello imperiale e riesce a battere gli svedesi nella battaglia di Nördlingen (1634).

1635-1648: La fase francese

L'ultima fase della guerra dei Trent'anni vede entrare in campo la Francia (cattolica) che finora si era limitata ad intrighi e mosse diplomatiche a favore delle forze protestanti - un altro esempio della frequente predominanza di motivi politici rispetto a quelli religiosi. Si allea ufficialmente con la Svezia e con i Paesi Bassi contro gli spagnoli e gli Asburgo, mentre dalla parte imperiale, il Brandeburgo e la Sassonia, prima alleati con gli svedesi, ora si mettono contro di loro, sostenendo gli imperiali. Ma vengono battuti in campo dalla Svezia che invade nuovamente la Germania e la Boemia, arrivando fino alla Moravia. Lo scontro decisivo per la guerra dei Trent'anni avvenne nel 1643 a Rocroi dove gli spagnoli vengono sconfitti dai francesi. Da quel momento spagnoli e austriaci sono nella difensiva, anche perché il Brandeburgo e la Sassonia abbandonano ancora una volta gli Asburgo. Ma anche il fronte antiasburgico è sempre più stanca e divisa.

Una descrizione più detagliata dei numerosi intrecci politici e militari potete trovare nella pagina di Wikipedia: Guerra dei trent'anni.

La pace di Vestfalia:

La pace di Vestfalia
Il momento della ratifica della pace tra la Spagna e i Paesi Bassi, nel 1648
quadro di Gerard Terborch
Il trattato di pace tra tutti i paesi in lotta fu firmata nell'ottobre del 1648, in due località diverse, a causa dei perduranti dissidi tra cattolici e protestanti. I cattolici si riunirono a Münster, i protestanti invece a Osnabrück. Come dopo ogni guerra numerosi territori cambiarono padrone, ma i risultati più importanti erano i seguenti:

Vedi anche:


Per sapere di più sulla Germania tra il 1500 e il 1650:


Storia della Germania medievale    Bismarck    Hitler - una biografia    Il muro di Berlino   
Altri libri sulla storia della Germania

© 2025 Wolfgang Pruscha

Contatto - copyright - privacy