Questa foto di Richard Peter è diventata il simbolo di
Dresda 1945: un panorama della città distrutta, ripreso dalla torre del municipio
foto:
Deutsche Fotothek
Dresda 1945:
Prima della seconda guerra mondiale Dresda era, con 640.000 abitanti, la
settima città della Germania e un importante centro economico,
militare e di trasporto. Fino all'autunno del 1944, quando molte altre città
tedesche erano già state pesantemente bombardate, la zona di Dresda non era
ancora stata colpita, ma nessuno si creava delle illusioni che non sarebbe
successo prima o poi. Infatti, fino a quel momento Dresda era ancora al di
fuori del raggio di azione dei bombardieri degli alleati, ma con
l'avvicinamento del fronte la situazione era destinata a cambiare presto.
I primi attacchi aerei da parte di americani e inglesi nella zona di Dresda
avvennero nell'agosto 1944: furono colpiti soprattutto impianti industriali,
ma la città si preparò comunque a dei bombardamenti del centro e dei
quartieri residenziali. Tra il 13 e il 14 febbraio avvenne la catastrofe: in
quattro attacchi, i bombardieri della Royal Air Force britannica e della
Army Air Force statunitense rasero al suolo, con bombardamenti a tappeto,
gran parte del centro storico di Dresda, causando una strage di civili. Fu
uno dei bombardamenti con più vittime civili della seconda guerra mondiale.
In quei due giorni morirono, secondo stime attendibili, tra 22.000 e 25.000
persone.
Un'area di 15 chilometri quadrati intorno al centro fu completamente
distrutta, con 14.000 case, 72 scuole, 22 ospedali, 19 chiese, 5 teatri, 31
magazzini, 31 alberghi, 112 edifici amministrativi e altre costruzioni, tra
cui il comando principale della Wehrmacht. 199 fabbriche furono danneggiate
in modo più o meno grave; 41 di esse erano classificate come importanti per
la produzione militare.
Questi bombardamenti, oltre a colpire impianti militari, avevano anche
l'esplicito scopo di minare il morale dei tedeschi. Ma dopo la guerra furono
oggetto di un lungo e aspro dibattito: era proprio necessario un tale
massacro? Qualcuno ipotizzò persino che il bombardamento di Dresda fosse un
"crimine di guerra". Comunque, nel 1945 non esisteva nessuna convenzione, a
livello internazionale, che regolasse i bombardamenti per proteggere la
popolazione civile.
La tragedia della Germania alla fine della guerra era terribile. Quasi tutte
le grandi città tedesche subirono bombardamenti simili a quello di Dresda. Ma
la loro atrocità non attenua certo la responsabilità della Germania: tutto
questo era soltanto un riflesso di quello che il nazismo aveva fatto ai
popoli dell'Europa, era soltanto l'ultimo atto di una guerra che Hitler
aveva fortemente voluto, e che aveva, fin dall'inizio della sua carriera
politica, preparato prima ideologicamente e poi anche materialmente, di una
guerra con 50 milioni di morti che nessun altro in Europa o nel mondo aveva
voluto o cercato.
Chi era Richard Peter?
Richard Peter (1895-1977) negli anni '60,
nel museo di porcellana di Dresda
foto: Deutsche Fotothek
Richard Peter nasce nel 1895 come ottavo figlio di una famiglia operaia a
Klein Jenkwitz nella Slesia. Dopo aver fatto il soldato nella
prima guerra mondiale lavora in una fabbrica a Halle (Sassonia-Anhalt) dove
entra in contatto con il movimento operaio. Nel 1920 diventa membro del
partito comunista, più tardi si trasferisce a Dresda dove comincia a
lavorare come fotografo per alcune riviste operaie, per le quali
fa viaggi e reportage dall'Argentina, Brasile, Svezia e dalla Norvegia.
Nel 1933 i nazisti gli vietano di continuare a lavorare come fotografo per
la stampa, per guadagnarsi da vivere Richard Peter è costretto a fare delle
foto per la pubblicità. Tra il 1939 e il 1945 deve andare in guerra per la
seconda volta e quando torna a Dresda, nel settembre del 1945 trova la sua
città completamente distrutta. Tra il 1945 e il 1956 fa la serie fotografiche di Dresda che lo avrebbero
reso
famoso in tutto il mondo, di cui si trovano alcuni esempi nella pagina
successiva.
Dopo la guerra aderisce al Partito socialista Unitario della DDR (il
successore del partito comunista), ma quando comincia a indagare su alcuni
capi corrotti viene espulso dal partito. Continua a lavorare come fotografo,
partecipa con le sue foto a numerose esposizioni e riceve varie
onorificenze. Muore nel 1977 a
Dresda.
Le foto di Richard Peter di Dresda (1945):
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Vedi anche:
Dresda
- informazioni turistiche
Dresda, nonostante le distruzioni della guerra, è oggi di nuovo una città che riesce ad affascinare i turisti.