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La conferenza di Wannsee

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La villa sul lago Wannsee dove si svolse la conferenza
La villa sul lago Wannsee (tra Berlino e Potsdam) dove si svolse la conferenza che decise i dettagli organizzativi della "Soluzione finale della questione ebraica".
foto:
A. Savin
Articolo di Daniele Brina

Qual'era lo scopo di questa conferenza?

In tedesco la Endlösung der Judenfrage (Soluzione finale della questione ebraica) fu un neologismo terribile, coniato dai nazisti per elaborare un piano che prevedesse la deportazione, la resa in schiavitù e lo sterminio di tuttto il popolo ebraico residente in Germania, Austria e nei territori conquistati dai tedeschi durante la Seconda guerra mondiale, cioè praticamente in tutta l'Europa.

Fu Hitler stesso che nel luglio del 1941 fece preparare a Hermann Göring, ministro del Reich, una direttiva in cui incaricava Reinhard Heydrich, capo dei servizi di sicurezza, di organizzare questa soluzione finale della questione ebraica in Europa.

Heydrich organizzò così il 20 gennaio 1942 in un sobborgo di Berlino, presso la "lntemationale Krìminalpolizei Kommission" (comitato internazionale di polizia criminale) con sede in una villa sul lago Großer Wannsee una conferenza cui parteciparono 14 gerarchi del governo nazista.
In questa riunione, segretissima, Heydrich doveva informare i partecipanti dell’esistenza del piano di eliminazione e assicurarsi la loro collaborazione nell’esecuzione della “Soluzione Finale”. Inoltre informò i partecipanti che Hitler stesso aveva affidato a lui e all’Ufficio Centrale di Sicurezza del Reich il compito di coordinare l’intera operazione. In secondo luogo si doveva risolvere la controversia tra uffici amministrativi e militari sui problemi pratici e logistici della questione.

Nessuno degli uomini riuniti a Wannsee mise in discussione la legittimità del progetto, ma si adoperarono all’individuazione dei sistemi più adatti per metterlo in pratica.

Le SS e la polizia si erano già accordate con gli Alti Comandi dell’esercito tedesco. Hitler aveva poi autorizzato l’uso delle ferrovie del Reich per il trasporto degli Ebrei tedeschi, austriaci e cecoslovacchi verso le zone occupate della Polonia e dell’Unione Sovietica, dove i Nazisti ne avrebbero poi assassinato la maggior parte. I provvedimenti illustrati dal capo dei servizi di sicurezza avrebbero dovuto colpire circa 11 milioni di Ebrei residenti in Europa.
Il documento che elenca il numero di ebrei da deportare o da eliminare
Il documento della conferenza che elenca, paese per paese, il numero di ebrei da deportare o da eliminare, numero totale: più di 11 milioni.
fonte:
Wikimedia Commons
Lo scopo della conferenza, nonostante gli eufemismi utilizzati nei protocolli ufficiali, era quello di coordinare le azioni per lo sterminio degli ebrei: prevedeva lo sfruttamento degli abili al lavoro fino al loro esaurimento; i non abili (donne, anziani, bambini, malati) dovevano essere immediatamente destinati al “trattamento speciale”, cioè all'eliminazione. Il verbale della conferenza venne redatto da Adolf Eichmann, responsabile della questione ebraica per la Gestapo.

Inizialmente restava irrisolto il trattamento per i "Mischlinge", ovvero coloro che avevano un solo genitore ebreo o gli ebrei sposati con tedeschi. In altre due sessioni successive, rispettivamente il 6 marzo e il 27 ottobre del 1942 sempre sotto la direzione di Eichmann, i convocati optarono per la sterilizzazione e la deportazione anche per gli ebrei “a metà”.

La pianificazione elaborata nella villa di Wannsee costò la vita a circa 6 milioni di ebrei. Una copia del protocollo della conferenza fu trovata dagli americani nel 1947, nascosta presso il ministero degli esteri tedesco.

La villa della conferenza oggi:

La villa dove si tenne l’incontro esiste ancora: oggi è un memoriale e un centro di informazione e di formazione dove si svolgono vere e proprie lezioni sull'argomento. Inoltre offre ai visitatori e alle scolaresche attività informative (conferenze e dibattiti) su temi come lo sterminio e la storia del nazionalsocialismo.

Nelle stanze del pianterreno è allestita una mostra permanente dal titolo “La conferenza di Wannsee e il genocidio degli ebrei europei” che traccia la storia di una persecuzione tra il 1933 e la fine del Terzo Reich. Tutti gli avvenimenti sono documentati dalle testimonianze delle vittime, dagli atti dei colpevoli, foto, film e materiale audio. Nell’appartamento del custode è presentata la storia della villa.
Il sito ufficiale della villa con tutte le informazioni su come visitarla (in lingua italiana):
www.museumsportal-berlin.de/it

Come arrivare alla villa della conferenza:

La villa si raggiunge facilmente con la S-Bahn da Berlino (S1 o S7) o con i treni regionali della Deutsche Bahn fino alla stazione di Wannsee, poi il bus 114 fino alla fermata "Haus der Wannsee-Konferenz".
Carta del Wannsee con la villa dove si svolse la conferenza
Cliccate sulla cartina per ingrandirla
testo: Daniele Brina
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