Le bandiere tedesche durante la festa della riunificazione
della Germania (3 ottobre 1990),
davanti al palazzo del Reichstag a Berlino
foto:
Grimm Peer
Quando nasce la bandiera tedesca?
Le bandiere, come le conosciamo oggi, sono quasi tutte
creazioni dell'800 o dell'inizio del '900, quando in Europa nascono gli stati moderni. Fino
all'inizio dell'800 la Germania era frantumata in centinaia di
territori più o meno autonomi. C'erano alcuni stati più grandi e
potenti, soprattutto la Prussia e l'Austria e c'era l'imperatore
del "Sacro Romano impero" (almeno fino al 1806) che aveva però un potere molto limitato
sugli stati che esistevano nel territorio che oggi è la Germania.
Bandiere non esistevano, esistevano solo gli stemmi delle varie case
nobili e reali.
Una bandiera con i tre colori nero, rosso e giallo (ma con l'ordine invertito
dei colori) venne esibita per la
prima volta nel 1832 durante una manifestazione nazionale e
democratica al castello di Hambach. Qui un quadro dell'epoca:
Il raduno degli studenti rivoluzionari e patriotici nel
1832, al castello di Hambach. I tre colori della bandiera erano ancora invertiti
rispetto a quella di oggi.
disegno:
Erhard Joseph Brenzinger
Che origini hanno i tre colori?
Come si vede nel quadro, i tre colori della bandiera
erano ancora disposti in un'altra maniera rispetto a oggi. I patrioti riuniti a Hambach che volevano una Germania unita e
democratica avevano scelto questi colori
per avere un simbolo di riconoscimento delle proprie idee
politiche.
La combinazione dei tre colori è invece più che altro il risultato di
un malinteso. In mancanza di qualcosa che potesse unire le varie
regioni della Germania molti patrioti, pur essendo di spirito
democratico, sognavano il vecchio regno medievale quando l'imperatore
rappresentava ancora un simbolo unitario. E lo stemma dell'imperatore era un
aquila nera su uno sfondo d'oro.
a sinistra: Lo stemma dell'imperatore a destra: la bandiera dei "Lützowsche Freikorps"
I colori rosso e nero erano invece i colori delle
divise dei "Lützowsche Freikorps", cioè dei gruppi di volontari che
combattevano la guerra di liberazione contro Napoleone, come anche
dell'associazione studentesca patriotica di Jena. Alcuni gruppi
nazional-democratici di studenti scelsero quindi nero-rosso-oro come
colori della loro bandiera credendo - erroneamente - che proprio
questi fossero i colori del tramontato impero. Bisogna anche considerare il
fatto che, all'epoca, bandiere e stemmi non erano standardizzati e che
esistevano sempre numerose variazioni dello stesso simbolo.
I patrioti dell'800 avevano bisogno di un simbolo unitario e nei colori
nero-rosso-oro, inizialmente in varie disposizioni diverse, l'avevano trovato. Era comunque un simbolo clandestino,
perché i regnanti di tutti i 34 stati tedeschi vedevano
nella richiesta di uno stato unitario un pericolo, per non parlare della
richiesta di più democrazia.
I colori nero-rosso-giallo nella rivoluzione del 1848:
La rivoluzione del 1848 - combattimenti nelle strade di Berlino
Quadro di:
autore sconosciuto
Nella rivoluzione del 1848 - anno rivoluzionario in
tutta l'Europa - la bandiera nero-rosso-giallo (il colore oro era
sostituito perché troppo costoso) divenne definitivamente quella che univa e
contraddistingueva i democratici e nazionalisti. Sopra, un quadro che
rappresenta i combattimenti a Berlino nel 1848. Ma la rivoluzione
fallì, l'esibizione dei colori nero-rosso-giallo fu vietata e la
bandiera rivoluzionaria rimase in clandestinità.
La bandiera del primo Reich tedesco:
Quando, nel 1871, nacque finalmente la Germania
unita arrivarono al potere non i combattenti del 1848, bensì quelli
che allora avevano soffocato la ribellione nel sangue: è ovvio che non
scelsero la bandiera "sovversiva" come simbolo nazionale. Bismarck, il
regista dell'unità, scelse invece i colori nero-bianco-rosso.
Nero e bianco erano i colori della Prussia, bianco e rosso invece i colori
delle città del nord della Germania unite nella lega anseatica. In fondo,
per Bismarck sarebbe andata bene anche qualsiasi altra combinazione di
colori purché non fossero i colori odiati nero-rosso-giallo.
La bandiera della Repubblica di Weimar:
Solo con l'arrivo della repubblica, nel 1918, dopo la rovinosa prima guerra
mondiale e l'abdicazione dell'imperatore tornano i colori nero-rosso-oro,
quelli della ribellione democratica e nazionale del 1848, finalmente come
bandiera ufficiale della Germania:
Ma la repubblica di Weimar era lacerata tra
democratici, comunisti, nostalgici del passato e i fanatici seguaci di
Hitler e la bandiera, pur essendo stabilita dalla nuova costituzione,
fece fatica ad imporsi.
La bandiera dello stato nazista:
Infatti, una delle prime cose che fece Hitler, una
volta arrivato al potere nel 1933, era di abolire la bandiera
"democratica" per sostituirla con quella del suo movimento, la
bandiera con la svastica al centro.
Per arrivare al potere Hitler era
costretto ad allearsi con i nostalgici reazionari di destra e così,
almeno all'inizio, la bandiera nero-bianco-rosso del Reich (vedi sopra) fu usata
acanto a quella nazista. Ma nel 1935 abolì anche quella, i nazisti
volevano dominare senza concorrenza anche nei simboli nazionali.
La bandiera della DDR:
Dopo la seconda guerra mondiale e la caduta di Hitler tornarono, ora
definitivamente, i colori nero-rosso-giallo. Ma dopo il 1949 la Germania era
divisa e anche la DDR, lo stato socialista nella Germania dell'est, voleva
usare gli stessi colori per la sua bandiera. Per distinguersi aggiungevano
nella bandiera lo stemma della DDR: il martello (simbolo degli operai) e il
compasso (simbolo degli ingegnieri), circondati da due spighe (simbolo
dei contadini).