Heinrich Hoffmann von Fallersleben
(1798-1874) Quadro dell'epoca
Chi era l'autore delle parole dell'inno nazionale?
Heinrich Hoffmann von Fallersleben (sopra un suo ritratto del 1840, quando aveva 42 anni) era un professore di letteratura
che insegnava all'università di Breslau, nella Prussia. Le sue passioni erano, oltre al suo lavoro, le donne, il vino, il canto, la democrazia (che non esisteva in Prussia) e l'idea di una Germania unita (anch'essa, all'epoca, era solo un sogno). E su tutto questo, compresi il vino, il canto e le donne, scrisse nel 1841 una poesia - "Das
Lied der Deutschen" (La Canzone dei Tedeschi) - nello stile un po' patetico e romantico dell'epoca. Di poesie come questa ne esistevano parecchie, ma Fallersleben seppe trovare il tono giusto. La poesia ebbe dei risultati inaspettati: prima si diffuse subito e velocemente in tutta la Germania rendendo famoso il professore fino ad allora poco conosciuto. Ma poi Fallersleben fu cacciato dall'università prussiana per aver espresso troppo esplicitamente il desiderio di democrazia e di unità, un desiderio poco amato dai potenti della Germania dell'epoca.
La prima strofa della "Canzone dei Tedeschi":
Deutschland, Deutschland über alles,
über alles in der Welt,
wenn es nur zum Schutz und Trutze
brüderlich zusammenhält.
Von der Maas* bis an die Memel*,
von der Etsch* bis an den Belt*:
Deutschland, Deutschland über alles,
über alles in der Welt.
Germania, Germania, al di sopra di tutto,
al di sopra di tutto nel mondo,
purché per protezione e difesa
si riunisca fraternamente.
Dalla Mosa* fino alla Memel*
dall'Adige* fino al Belt*:
Germania, Germania, al di sopra di tutto,
al di sopra di tutto nel mondo.
Deutschland, Deutschland über alles,
über alles in der Welt,
wenn es nur zum Schutz und Trutze
brüderlich zusammenhält.
Von der Maas* bis an die Memel*,
von der Etsch* bis an den Belt*:
Deutschland, Deutschland über alles,
über alles in der Welt.
Germania, Germania, al di sopra di tutto,
al di sopra di tutto nel mondo,
purché per protezione e difesa
si riunisca fraternamente.
Dalla Mosa* fino alla Memel*
dall'Adige* fino al Belt*:
Germania, Germania, al di sopra di tutto,
al di sopra di tutto nel mondo.
*Maas (il fiume Mosa, tra
Francia, Belgio e Paesi Bassi), *Memel (il fiume Memel,
nella ex-Prussia Occidentale, oggi Russia e Lituania),
*Etsch
(il fiume Adige, in Alto Adige) e *Belt (lo stretto del mare
tra Germania e Danimarca) segnarono, all'epoca, i confini del territorio
entro il quale si parlava il tedesco.
"Deutschland, Deutschland über alles" - queste parole con cui comincia la prima strofa della sua poesia significavano all'epoca: via con i tanti stati e staterelli, vogliamo uno stato unitario, la Germania! Erano parole sovversive contro i tanti piccoli e grandi re, principi, duca e granduca che popolavano il paesaggio politico della Germania dell'800 e che non avevano nessuna intenzione di andarsene per far spazio a una Germania unita e democratica. Ma anche dopo la forzata unificazione della Germania nel 1871, ad opera di Bismarck, la poesia di Fallersleben rimaneva poco amata da chi regnava, soprattutto la terza strofa che parlava di libertà e giustizia era troppo scomoda, perché di libertà e giustizia ce n'era poco nel nuovo stato.
Non avevano invece nessun significato imperialistico, nulla
che sosteneva la superiorità della Germania nei confronti di altri paesi.
La seconda strofa:
Deutsche Frauen, deutsche Treue,
deutscher Wein und deutscher Sang
sollen in der Welt behalten
ihren alten guten Klang.
Uns zu edler Tat begeistern
unser ganzes Leben lang
Deutsche Frauen, deutsche Treue,
deutscher Wein und deutscher Sang.
Donne tedesche, fedeltà tedesca,
vino tedesco e canto tedesco,
devono mantenere nel mondo
la loro vecchia, buona fama.
Che ci ispirino a gesta nobili
per tutta la nostra vita
Donne tedesche, fedeltà tedesca,
vino tedesco e canto tedesco.
Deutsche Frauen, deutsche Treue,
deutscher Wein und deutscher Sang
sollen in der Welt behalten
ihren alten guten Klang.
Uns zu edler Tat begeistern
unser ganzes Leben lang
Deutsche Frauen, deutsche Treue,
deutscher Wein und deutscher Sang.
Donne tedesche, fedeltà tedesca,
vino tedesco e canto tedesco,
devono mantenere nel mondo
la loro vecchia, buona fama.
Che ci ispirino a gesta nobili
per tutta la nostra vita
Donne tedesche, fedeltà tedesca,
vino tedesco e canto tedesco.
Fin dall'inizio la poesia era concepita come canzone popolare. E in una tale canzone non potevano mancare elementi come le donne, il vino e la natura che per gli spiriti romantici avevano un
significato anche per il nascente sentimento nazionale. Come melodia Fallersleben scelse
l'Inno Imperiale che
Josef Haydn aveva scritto nel 1797 per l'imperatore austriaco Franz II, impegnato in guerra contro Napoleone. Anche questa scelta non è casuale: il riferimento all'ex-stato unitario quando c'era ancora l'imperatore del "Sacro Romano Impero di Nazione Tedesca" aveva un significato ben preciso che mirava all'unità e contro la frammentazione politica. La solenne melodia, insieme alle parole semplici, ma espressive, fecero diventare "La Canzone dei Tedeschi" molto popolare - ma poco amata dalle classi politiche
dei vari stati e statarelli tedeschi (nell'Ottocento ce n'erano ancora una
trentina).
La terza strofa:
Einigkeit und Recht und Freiheit
für das deutsche Vaterland!
Danach laßt uns alle streben,
brüderlich mit Herz und Hand!
Einigkeit und Recht und Freiheit
sind des Glückes Unterpfand.
Blüh‘ im Glanze dieses Glückes,
blühe deutsches Vaterland.
Unità, giustizia e libertà
per la patria tedesca!
Lavoriamo tutti per questa meta,
col cuore e con l'azione fraterna!
Unità, giustizia e libertà
sono la garanzia della felicità.
Fiorisci nello splendore di questa felicità,
fiorisci, patria tedesca!
Einigkeit und Recht und Freiheit
für das deutsche Vaterland!
Danach laßt uns alle streben,
brüderlich mit Herz und Hand!
Einigkeit und Recht und Freiheit
sind des Glückes Unterpfand.
Blüh‘ im Glanze dieses Glückes,
blühe deutsches Vaterland.
Unità, giustizia e libertà
per la patria tedesca!
Lavoriamo tutti per questa meta,
col cuore e con l'azione fraterna!
Unità, giustizia e libertà
sono la garanzia della felicità.
Fiorisci nello splendore di questa felicità,
fiorisci, patria tedesca!
La poesia romantica diventò inno nazionale:
Solo durante la Repubblica di Weimar, nel 1922, diventò l'inno nazionale e si cantavano tutte le tre strofe. I nazisti poi lo riducevano alla prima strofa, con accento alle parole "Deutschland über alles", aggiungendo un senso del tutto nuovo: via con tutti gli altri stati dell'Europa, la Germania è superiore a tutti!
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, per non continuare in questa triste tradizione, si decise di cantare
solo la terza strofa, quella che parla di
unità, libertà e giustizia, valori che sono fondamentali per un moderno stato democratico.
Ecco il suo testo e lo spartito:
Scrivi un commento...Cristina Parisi: Grande Germania, una grande nazione dove c'è la vera democrazia e giustizia
equa.
(02/03/15)
Wolfgang Pruscha:
Nessun paese è perfetto...
(31/03/15)
Cristina Parisi:
No, nessun paese lo è, ma io ho vissuto molti anni in Germania, ho visto che i
loro cittadini vengono prima degli altri, non vengono abbandonati a se stessi
come succede in Italia, dove invece viene data la priorità agli stranieri. Avete
un governo deciso dal popolo, non avete gli stipendi da fame che abbiamo qui, i
vostri pensionati vivono più che bene, qui la maggioranza vive con 700€ e non
riesce più a curarsi.... e molto altro ancora, potrei continuare per molto...
(31/03/2016)