All'inizio della sua carriera artistica Dürer divenne famoso soprattutto
come incisore, infatti portò l'arte dell'incisione a livelli mai raggiunti
prima e lasciò circa 350 incisioni e xilografie. Queste tecniche permisero una
diffusione molto ampia delle sue opere. Grazia alla perfetta padronanza del bulino riuscì a realizzare
dei capolavori sia sul piano tecnico che di quello della
composizione fantasiosa e misteriosa.
Di seguito ci sono le tre incisioni più celebri di Dürer, note come
"Meisterstiche" (incisioni da maestro).
"Il cavaliere, la morte e il diavolo" (1513) Sotheby's, Londra
fonte:
Wikimedia Commons
Seguendo un'idea di Erasmo da Rotterdam Dürer rappresentò in questa incisione un monumentale cavaliere cristiano che procede
tranquillamente ignorando la minaccia della morte (con la clessidra in mano) e il diavolo che si avvicina da dietro tenendo in mano una picca.
I dettagli naturalistici mostrano la perfetta padronanza di Dürer per quanto
riguarda le incisioni. Dall'effetto di prospettiva aerea nella lontana città
sul picco, schiarita per effetto della foschia, ai vivaci ritratti del cane
da caccia, della salamandra e della boscaglia.
"San Girolamo nella cella" (1514) Kupferstich-Kabinett, Dresda
fonte:
Wikimedia Comons
Il santo San Girolamo, prototipo dello studioso umanista, è rappresentato in
fondo alla sua cella, illuminata a sinistra da ampie vetrate. In primo piano
si vede il fedele leone e un cagnolino. Immancabile è anche il cappello
cardinalizio, in questo caso appeso alla parete. Tra i numerosi riferimenti
simbolici, spicca il teschio poggiato sul sedile a sinistra, un memento
mori.
Il personaggio principale della scena è la figura allegorica alata che simboleggia la malinconia, umore resa percepibile dal volto scuro della ragazza. Nella scena compaiono molti strumenti, simboli e animali, in parte legati all'alchimia, la cui interpretazione porta anche a richiami alla biografia spirituale dell'artista.
L'opera è densa di riferimenti esoterici, tra cui il quadrato magico (in
alto a destra) ed è una delle incisioni più famose in assoluto.
Gli acquerelli di Dürer:
Gli acquerelli di Dürer sono tra le prime immagini dell'arte europea
interamente dedicate alla natura e al paesaggio. Molti di questi acquerelli
non erano ideati come opere d'arte indipendenti: erano materiali di studio
da rielaborare e inserire nei dipinti e nelle incisioni. Dimostrano comunque
una ammirevole precisione nella riproduzione dei dettagli e in alcuni casi
anche una sperimentazione con i colori che danno ad alcuni acquerelli un
aspetto quasi "moderno" e comunque artisticamente più libero dalle
convenzioni e più avvanzato rispetto agli altri pittori europei, p.e. nel
caso di "Lago
circondato da alberi di pino".
"Lago circondato da alberi di pino" (1496): British Museum, Londra
fonte:
Wikimedia Commons
Questo è uno degli acquerelli eseguiti da Dürer dopo il primo soggiorno in Italia. È evidente la particolare attenzione che l'artista rivolge al gioco dei colori. Un acquerello sorprendentemente moderno.
Nonostante il gran numero di ritratti che dipinge, Dürer non perde mai di vista la natura che riproduce con una meticolosità enciclopedica. Un particolare impressionante che in questa riproduzione
però difficilmente si riesce a cogliere: nell'occhio destro del leprotto si rispecchia la stanza in cui si trova!
"La grande zolla d'erba" (1503) Albertina, Vienna
fonte:
Wikimedia Commons
È questo il più famoso studio di piante di Dürer: l'acuta precisione del disegno fa assumere dimensioni gigantesche agli esili fili d'erba.
"Ala di un uccellino" (1512) Albertina, Vienna
fonte:
Wikimedia Commons
Gli acquerelli di natura formano una collezione autonoma nella produzione artistica del pittore. In alcuni casi Dürer si concentra sull'aspetto degli animali, dei fiori, delle erbe; in altri, come qui, riproduce i colori, con risultati straordinari.
Ritratti e autoritratti di Dürer:
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