nome tedesco del memoriale: KZ-Gedenkstätte Dachau
apertura del campo: 22 marzo 1933 (fu il primo campo del genere)
liberazione del campo da parte dell'esercito americano:
29 aprile 1945
campi esterni per i lavori forzati collegati a quello di Dachau:
150
prigionieri ufficialmente registrati nei 12 anni:
206.000
numero di prigionieri nel campo principale e in quelli esterni, nel momento del massimo affolamento
(1944): 63.000
i prigionieri incarcerati erano:comunisti, socialisti, altri avversari
politici del nazismo, ebrei, zingari, omossessuali, testimoni di Geova
prigionieri morti a Dachau: circa 30.000, nei campi esterni
di lavoro: circa 10.000
prigionieri nel campo principale nel momento della liberazione: circa 30.000
nazionalità dei prigionieri nel momento della liberazione:
31
apertura del memoriale / del centro di documentazione:
1965
/ 2003
visitatori del campo oggi: circa 800.000 all'anno
Che cos'era il campo di concentramento di Dachau?
"Arbeit macht frei" (Il lavoro rende liberi) -
il cinico motto del campo nel cancello dell'entrata
Ho visitato Dachau, tanti anni fa, in una splendida giornata primaverile di
sole. Un'esperienza quasi surreale, perché era ovvio che questo posto, per
12 anni, è stato caratterizzato dalla morte e da sofferenze indicibili. Il sole
stona in un campo di concentramento, anche se il centro di documentazione,
allestito in una delle baracche ricostruite, riporta il visitatore nella
agghiacciante realtà di appena 70 anni fa.
Le foto che potete vedere nelle pagine successive rendono bene le sensazioni che affliggono chiunque veda questo campo: una enorme tristezza e, allo stesso tempo, la consapevolezza che questa tristezza non è adeguata, non è sufficiente, perché non è neanche minimamente all'altezza della mostruosità dei crimini commessi in questo luogo.
Alcuni dei soldati americani che, il 29 aprile del 1945, liberarono il
campo, erano talmente inorriditi da quello che avevano davanti ai loro occhi
- decine di migliaia di uomini dimagriti fino alle ossa che sembravano più
morti che vivi e vagoni ferroviari pieni di cadaveri - che impazzirono:
quasi come in un raptus cominciarono a sparare ai guardiani tedeschi del
lager e ne uccisero 39. Uno di loro, così raccontò un testimone, scoppiò in
lacrime, ancora mentre sparava. Giudicandoli con i freddi parametri del
diritto internazionale commisero un reato: i guardiani erano da trattare
come prigionieri di guerra. Ma la tentazione di congratularsi con loro o
almeno di perdonarli è forte, quando oggi si esce dal campo.
Lapide commemorativa a ricordo della liberazione del campo di Dachau
operata dall'esercito statunitense (42esima divisione Rainbow, arcobaleno), il 29 aprile 1945.
Altre foto e molte altre info sul campo di concentramento:
Scrivi un commento...Agata Del Guerra:
Anche io sono stata a Dachau e ho provato lo stesso orrore per quanto non
sembra possibile che vi siano avvenute simili atrocità.
(27/01/19)