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I tedeschi amano gli italiani, ma...

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Tedeschi - italiani
Sui pregiudizi reciproci tra tedeschi e italiani

I tedeschi amano gli italiani...
Die Deutschen lieben die Italiener...

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Il primo grande amore (dal punto di vista storico) era, nei secoli XVIII e XIX, quello degli scrittori, dei pittori e degli artisti (miglior esempio: Goethe). Gli oggetti di quell'amore erano non tanto gli italiani, ma la cultura classica dell'Italia - le parole chiavi erano "Roma antica, rovine, rinascimento e romanticismo". Schiere di nostalgici amanti dell'Italia inondarono, sulle tracce di Goethe, il paese del sole e gli italiani spesso non capivano proprio cosa volessero da loro queste pallide facce con quella espressione estasiata.

La seconda "ondata di amore" hanno subito gli italiani a partire dagli anni '50 del secolo XX - ora le parole chiavi erano "sole, spiaggia, spaghetti e pizza", per alcuni anche "ti amo". L'amore dei tedeschi diventava ancora più forte, quando oltre a sole, spiaggia e spaghetti c'erano anche i würstel, la birra tedesca e il vero café filtrato.

L'ultima espressione di quest'amore è un po' più sofisticata, direi quasi una versione intellettuale. Per certi tedeschi (specialmente tra i 30 e i 50 anni, di solito provenienti da una fascia sociale elevata) il modo di vivere italiano rappresenta un ideale. Per loro l'italiano è, per definizione, spontaneo e simpatico, spensierato e pieno di vita e fantasia, spesso anche dotato di un tocco artistico. E il cibo italiano è il miglior cibo immaginabile, specialmente nei più cari ristoranti italiani in Germania. Il sogno che non viene mai abbandonato, anche se il portafoglio spesso non permette la sua realizzazione, è una seconda casa in Toscana o in Umbria, possibilmente una vecchia fattoria abbandonata, lontana da ogni civilizzazione (anche da quella italiana). La prima casa rimane comunque in Germania, perché anche nell'amore bisogna andare sul sicuro!
Die erste große Liebe (historisch gesehen) war im 18. und 19. Jahrhundert die der Schriftsteller, Maler und Künstler (bestes Beispiel: Goethe). Die Objekte dieser Liebe waren nicht so sehr die Italiener, sondern die klassische Kultur Italiens - die Schlüsselworte waren "Antikes Rom, Ruinen, Renaissance und Romantik". Scharen von sehnsüchtigen Italienromantikern überschwemmten auf Goethes Spuren das Land der Sonne und die Italiener haben oft gar nicht kapiert, was diese blassen Gesichter mit dem verzückten Ausdruck eigentlich bei ihnen wollten.

Die zweite "Welle der Liebe" hat die Italiener seit Beginn der 50er Jahre des 20. Jahrhunderts erfasst - die Schlüsselworte waren nun "Sonne, Strand, Spaghetti und Pizza", für einige auch "ti amo". Die Liebe der Deutschen steigerte sich noch, wenn es außer Sonne, Strand und Spaghetti auch Würstchen, deutsches Bier und richtigen Filterkaffee gab.

Der letzte Ausdruck dieser Liebe ist ein wenig raffinierter, fast eine intellektuelle Version davon. Für gewisse Deutsche (besonders zwischen 30 und 50 Jahren, gewöhnlich aus sozial gehobener Schicht) stellt die italienische Lebensart ein Ideal dar. Der Italiener ist - per Definition - spontan und sympatisch, lebendig, sorglos und phantasievoll, oft auch ausgestattet mit einem künstlerischen Touch. Und das italienische Essen ist unübertroffen - besonders in den teuersten italienischen Restaurants in Deutschland. Der Traum, der nie aufgegeben wird, auch wenn das Portmonnaie seine Realisierung oft nicht gestattet, ist ein Zweithaus in der Toskana oder in Umbrien, möglichst ein altes, verlassenes Bauernhaus, fern ab von aller (auch italienischer) Zivilisation. Das erste Haus bleibt jedenfalls in Deutschland, denn auch in der Liebe gilt: sicher ist sicher!

...ma non li stimano.
...aber sie schätzen sie nicht.

L'Italia sarà anche il paese più bello del mondo e gli italiani i campioni della simpatia, ma la macchina usata è meglio comprarla in Germania. In fondo gli italiani sono noti per la loro inaffidabilità e per il fatto che imbrogliano spesso e volentieri gli stranieri. Per fortuna il quotidiano BILD ci ricorda ogni anno, puntualmente prima dell'inizio della stagione turistica, il numero dei furti d'auto a Rimini (sembra che riguardino soprattutto le macchine di turisti tedeschi) e riporta le ultime statistiche dei morti di mafia in Sicilia.

Dopo di ché i tedeschi ci vanno lo stesso, ma, così informati, si sentono, paradossalmente, meglio. L'effetto è quello di una vaccinazione che rende immuni contro la malattia vera e propria, cioè la teutonica nostalgia dell'Italia. Indimenticabile rimarrà la copertina della rivista "Der Spiegel" che, nel 1977, con riferimento alla situazione politica in Italia, mostrò una foto di un piatto di spaghetti con una pistola sopra, come "condimento". Se poi si pensa ai continui scioperi e ritardi in Italia allora fa bene sapere di essere, in fondo, qualcosa di meglio degli amati italiani!
Italien ist vielleicht das schönste Land der Welt und die Italiener die Weltmeister der Sympathie, aber den Gebrauchtwagen kauft man besser in Deutschland. Schließlich sind die Italiener ja auch dafür bekannt, dass sie unzuverlässig sind und die Ausländer gern und oft übers Ohr hauen. Und zum Glück erinnert uns die BILD alljährlich pünktlich vor dem Beginn der Hochsaison an die Zahl der Autodiebstähle in Rimini (die scheinbar hauptsächlich Autos deutscher Touristen betreffen) und bringt die letzten Statistiken über die Mafia-Morde in Sizilien.

Die Deutschen fahren dann zwar trotzdem dahin, aber so informiert, fühlen sie sich paradoxerweise besser. Das wirkt wie eine Art Schutzimpfung, die gegen die eigentliche Krankheit, die teutonische Italiensehnsucht, immun macht. Unvergesslich bleibt die Titelseite der Zeitschrift "Der Spiegel", der 1977, mit Bezug auf die politische Situation in Italien, ein Foto mit einem Teller Spaghetti und einer Pistole drauf zeigt, sozusagen als "Soße". Wenn man dann noch an die ewigen Streiks und Verspätungen in Italien denkt, tut es doch gut zu wissen, im Grunde etwas Besseres zu sein als die geliebten Italiener!

Gli italiani stimano i tedeschi...
Die Italiener schätzen die Deutschen...

I tedeschi sono bravi e affidabili nel lavoro, i treni sono sempre puntuali e l'ordine che regna in Germania è un modello per l'Italia. In Germania tutto funziona alla meraviglia, lo stato è forte e la gente rispetta le leggi - persino i semafori rossi! - e paga le tasse. I fiorellini nei giardini pubblici non sono mai calpestati e il "Gartenzwerg" tedesco (decorazione intraducibile dei giardini privati) viene, ogni settimana, lustrato fino al suo massimo splendore - come anche le macchine tedesche.

Se solo l'Italia potesse avere qualcosa dell'efficienza tedesca! I tedeschi hanno poi nella loro maggioranza la caratteristica molto positiva di essere ricchi e lasciano in Italia ogni anno un mucchio di soldi. La Germania ha prodotto anche dei geni come Goethe, Beethoven e Hegel (Hitler non conta, era austriaco). E infine la Germania, quando l'Italia andava male, ha dato lavoro e pane a molti italiani. In una parola: un paese ammirabile. Quasi il paradiso in terra!
Die Deutschen sind tüchtig und zuverlässig in der Arbeit, die Züge sind immer pünktlich und die Ordnung, die in Deutschland herrscht, ist ein Vorbild für Italien. In Deutschland funktioniert alles bestens, der Staat ist stark und die Leute respektieren die Gesetze - sogar die roten Ampeln! - und zahlen brav die Steuern. Die Blümchen in den öffentlichen Grünanlagen sind nie zertreten und der deutsche Gartenzwerg wird - genauso wie das deutsche Auto - wöchentlich auf Hochglanz geputzt.

Wenn doch Italien nur ein Stückchen etwas von der deutschen Effizienz hätte! Die Deutschen haben außerdem in ihrer Mehrheit die sehr positive Eigenschaft, reich zu sein, und lassen jedes Jahr eine Menge Geld in Italien. Deutschland hat auch Genies hervorgebracht, wie Goethe, Beethoven und Hegel (Hitler zählt nicht, er war Österreicher). Und schließlich hat Deutschland, als es Italien mies ging, vielen Italienern Arbeit und Brot gegeben. Mit einem Wort: ein bewunderswertes Land. Fast ein Paradies auf Erden!

...ma non li amano.
...aber sie lieben sie nicht.

La Germania sarebbe anche il paradiso in terra se non ci fossero i tedeschi! Credono sempre di essere i migliori in Europa, sono "quadrati" e testardi, vestono malissimo per non parlare dei cibi tedeschi. Molto meglio essere italiani, con tutti i problemi che l'Italia ha. Qualche volta, i tedeschi possono anche veramente far pena, se si pensa al loro modo di vivere così rigido e inflessibile! Poi, poveretti, sono costretti a vivere sempre in quel freddo polare che c'è al di la del Brennero. Evidente è anche la loro mancanza di valori: i legami familiari e la religione contano poco per loro.

Nei confronti degli arroganti e ottusi tedeschi gli italiani, culturalmente, sono davvero più evoluti. Basterebbe già fare un confronto tra le due lingue: da una parte la musicalità della lingua italiana, dall'altra parte quella tedesca che è così barbaricamente dura e difficile da pronunciare. Fa bene sapere di essere, in fondo, qualcosa di meglio degli stimati tedeschi!
Deutschland wäre in der Tat das Paradies auf Erden, wenn da nicht die Deutschen wären! Sie glauben immer, die besten in Europa zu sein, sind einfallslos und dickköpfig, kleiden sich miserabel und über das deutsche Essen spricht man besser gar nicht. Da ist es schon viel besser, ein Italiener zu sein, mit all den Problemen, die Italien hat. Manchmal können einem die Deutschen auch wirklich leid tun, wenn man an ihre rigide und unflexible Lebensart denkt! Außerdem sind diese Ärmsten gezwungen, immer in jener polaren Kälte zu leben, die nördlich des Brenners herrscht. Offensichtlich ist auch ihr Wertemangel: die Familienbindungen und die Religion spielen eine geringe Rolle bei ihnen.

Gegenüber den arroganten und sturen Deutschen sind die Italiener kulturell wirklich eine Stufe höher. Es genügt schon, die beiden Sprachen zu vergleichen: auf der einen Seite die Musikalität der italienischen Sprache, auf der anderen die deutsche, die so barbarisch hart und schwierig auszusprechen ist! Es tut gut zu wissen, im Grunde doch etwas Besseres zu sein als die geschätzten Deutschen!

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