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Hermann Hesse: "Il lupo della steppa"

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Il lupo della steppa - copertine del libro e locandine del film
Alcune copertine del libro e locandine del film
"Il lupo della steppa" (Der Steppenwolf)

Hermann Hesse sul suo romanzo "Il lupo della steppa":

"Io non posso e non voglio prescrivere ai lettori come abbiano da intendere il mio racconto. Ne faccia ognuno ciò che risponde e serve al suo spirito!"

La trama del libro:

Harry Haller, il protagonista del romanzo (uscito nel 1927), è un uomo di un carattere poco socievole, selvatico, ombroso e irrequieto che, prima di sparire all'improvviso dalla camera che aveva affittato, lascia un manoscritto al quale aveva lavorato nei mesi precedenti. In queste "memorie" Haller si descrive come una persona con due nature, una umana e una lupina, una divina e una diabolica, una che vive nel mondo dei nobili pensieri, dell'arte e della musica classica e l'altra che odia e disprezza la vanità e la superficialità del mondo borghese. Queste due nature si combattono in lui e rendono la sua vita una sofferenza continua, causano il suo isolamento sociale, lo rendono incapace a godersi la vita e lo rendono un soggetto pericolosamente inclinato al suicidio.

Nel momento in cui era quasi giunto a questo ultimo passo drammatico conosce, in una trattoria dei sobborghi, una donna, Erminia, che, con seducente femminilità lo conduce, poco a poco, a convertirsi ai piaceri della vita e a recuperare quello che ha trascurato e perduto negli anni precedenti. Il finale del racconto si svolge in un "teatro magico (solo per pazzi)" dove, nel momento in cui crede di aver finalmente recuperato la capacità di amare uccide la persona amata con una pugnalata al cuore eseguendo così l'ultimo desiderio della sua amata Erminia. Per questo delitto viene condannato, nel "Teatro magico", alla pena della vita eterna, Mozart gli si siede accanto, gli da dello stupido e lo esorta a comprendere l'umorismo della vita, a finirla di fare il sentimentale, il suicida o l'omicida e di prendersi troppo sul serio, ad imparare a ridere!

Commento:

"Hesse piace soprattutto ai giovani" dicono, eppure, leggendo il libro, avevo spesso l'impressione che Hesse parlasse anche di me, che non sono più giovanissimo. La parte più interessante e toccante del libro è la "Dissertazione sul lupo della steppa", una specie di libro nel libro, in cui il povero Harry Haller (si noti che il nome ha gli stessi iniziali di Hermann Hesse) viene letteralmente fatto a pezzi. Vengono smontate, con una fredda e spietata analisi psicologica, tutte le sue illusioni e le sue convinzioni da "eroe antiborghese", viene dimostrato che lui e la borghesia sono solo due facce della stessa medaglia e che la sua presunta divisione in "due anime che vivono nella stessa mente" è solo una infantile sottovalutazione della natura umana che invece consiste di mille anime, tutte da scoprire e da rivalutare. Anche da Erminia (in tedesco è Hermine cioè la forma femminile di Hermann) Harry viene criticato, in modo più dolce ma per questo non meno radicale, per la sua incapacità di godersi i piccoli e grandi piaceri della vita, per la sua incapacità di ridere e di lasciarsi andare, in fondo per la sua incapacità di amare e di vivere.

Fa soffrire parecchio, questo Harry: nelle sue lacerazioni è facile vedere i propri conflitti. Il libro non può lasciare indifferente, alla fine dà un senso di liberazione e di gratitudine nei confronti di Hesse. Con Harry Haller ha creato uno dei personaggi più vivi e umani della letteratura di questo secolo. Harry è un personaggio che alla fine comincia a capire, comincia, nel momento più disperato, a vedere una luce, una via d'uscita. Il lettore che lo accompagna attraverso tutte le contorsioni anche violente della sua vita e attraverso i meandri del suo itinerario spirituale aspetta questa "guarigione" con ansia e con impazienza. Alla fine non si sa bene che cosa ha imparato il maltrattato Harry, ma in fondo siamo noi che dobbiamo imparare.

Wolfgang Pruscha

Il film "Il lupo della Steppa":

Questo film (titolo originale: "Steppenwolf") è un adattamento cinematografico del romanzo di Hermann Hesse, girato nel 1974, con la regia di Fred Haines. Un film di ottima qualità, anche se non ha avuto un grande successo al botteghino. Con uno straordinario Max von Sydow nel ruolo del protagonista e una misteriosa e affascinante Doninique Sanda come Erminia. Ecco il trailer ufficiale (in lingua inglese):
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