a sinistra: la locandina dell'Opera da tre soldi, nel 1928 a destra: il soprano Alicia Murillo canta la "Ballata del ruffiano"
dell'Opera da tre soldi, nel 2007
foto:
H.-P.Haack /
Joe Mabel
Il soprano Alicia Murillo canta la "Ballata del ruffiano"
dell'Opera da tre soldi, nel 2007
foto:
Joe Mabel
L'opera da tre soldi - il successo teatrale più grande degli anni venti:
La prima di questa opera nel 1928 fu il più grande successo teatrale degli
anni venti. Il pubblico era entusiasta, l'opera rimase in scena per un
intero anno. E nel 1931 seguì il film tratto da questo pezzo teatrale. Che
opera però! I personaggi principali sono il re dei mendicanti che organizza
il "lavoro" dei mendicanti come un affare qualsiasi (e si arricchisce
parecchio), il criminale senza scrupoli Mackie Messer che in fondo è un
esempio di rispettabilità borghese, il capo di polizia che è corrotto fino
al osso e non mancano nemmeno le puttane. Una sceneggiatura spettacolare,
colpi di scena, canzoni e ballate (tra queste molte delle più più famose
della sua intera produzione) scritte dal compositore Kurt Weill (1900-1950),
assicuravano il divertimento del pubblico.
L'Opera da tre soldi fu uno strepitoso successo e allo stesso tempo uno
scandalo enorme: la differenza tra criminali e persone rispettabili sparisce
del tutto in questa opera, i soldi rendono tutti uguali, cioè corrotti.
Tutto si concentra nel motto: "La pappatoria viene prima, la morale dopo!" E
quando uno dei protagonisti esclama: "Che cos'è l'effrazione di una banca di
fronte alla fondazione di una banca?" persino il borghese rideva, anche se
forse alla fine gli rimaneva l'amaro in bocca.
La musica di Kurt Weill che è un elemento importante dell'opera e che ha
dato un notevole contributo nel successo con il pubblico contiene molti
elementi diversi: dal jazz alla musica di intrattenimento, ma contiene anche
elementi di opera lirica e di musica sacrale. Le ballate "Lied der
Seeräuber-Jenny", "Morität von Mecky Messer" (vedi sotto) fanno ancora oggi parte delle melodie che si canticchiano un po'
dappertutto.
L’Opera da tre soldi rivela una delle principali abilità dello
scrittore di Augusta: quella di saper confondere, ribaltare, mettere a
soqquadro, fino poi a scardinare i valori di riferimento della società
capitalistico-borghese: in una parola, di straniare lo spettatore,
facendogli vedere per la prima volta le cose come non le ha mai viste..
Alla fine degli anni venti Brecht ha sviluppato la sua teoria del teatro epico che si avvale di una particolare
tecnica di recitazione, il cosiddetto effetto di straniamento
che è diametralmente opposta alla tecnica tradizionale che promuove
l’immedesimazione dello spettatore. L’attore sulla scena non dà luogo alla totale metamorfosi nel
personaggio da rappresentare, egli mostra il proprio personaggio, "mantenendo il
contegno di chi si limita a suggerire, a proporre", tenendosi a distanza dal
personaggio e sollecitando lo spettatore alla
critica del personaggio.
Due canzoni dell'Opera da tre soldi:
"Die Moritat von Mackie Messer", cantata da Lotte Lenya "Seeräuber-Jenny", cantata da Lotte Lenya